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  • Un cappuccino con Sconcerti: Juve, è cambiata l'aria. E Ronaldo accetta Pirlo

    Un cappuccino con Sconcerti: Juve, è cambiata l'aria. E Ronaldo accetta Pirlo

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    Non so se la Juve sia più forte dell’anno scorso, ho spesso dubbi, ma è certamente cambiata l’aria che tira. La squadra si trova meglio con Pirlo, questo è piuttosto evidente. Forse proprio perché è poco invadente e quel poco che dice arriva da un grande passato. I giocatori amano riconoscere se stessi negli altri, tenere il fuoco della loro scienza acceso quasi soltanto nella loro esclusiva capanna.


    E’ rimasta una piccola sufficienza di fondo, quella è figlia di un’abitudine a vincere che lentamente diventa limite. Ma c’è una partecipazione diversa nei tratti delle partite. Perfino Ronaldo sembra diventato più sentimentale, adesso vive la squadra, non pensa solo a se stesso. Ha accettato di spostarsi al centro quando gioca Chiesa, anche se è chiaro che non gli piace lasciare il territorio della sua vita. Ma lo fa, accetta perché capisce l’esigenza dell’allenatore. Un buon senso comune che in passato non è mai stato altrettanto automatico. E’ come se tutta la squadra si sentisse un po’ allenatrice di se stessa e Pirlo fosse un allenatore-giocatore. C’è il piacere di vedere le cose dallo stesso punto di vista, se volete anche quello di essere casta. Ma funziona.

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