Un cappuccino con Sconcerti: in Europa siamo gli ultimi dei primi. Come sempre
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E’ anche vero che questo del virus non è calcio. Lo si vede in Champions. C’è disattenzione, poca disponibilità alla corsa. Il gioco è lento, i giocatori pensano poco, sono distratti dal silenzio, soprattutto sono stanchi. Le Coppe ci sono sempre state ma non tutte le settimane, c’era sempre lo scarto di un turno. Da giugno si stanno giocando tre partita a settimana. Un disastro atletico. Ci sono poi i contagi che fermano a turno i giocatori. Non si ha mai una squadra con la stessa condizione fisica. Questo causa le sorprese. Ma noi restiamo sempre gli ultimi dei primi.