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    Laziomania: Tutte le rivincite di Immobile, il vostro odiato Ciro

    Laziomania: Tutte le rivincite di Immobile, il vostro odiato Ciro

    • Luca Capriotti
    Se non si prova orgoglio dopo aver visto il dominio della Lazio sul Borussia,  probabilmente non si conosce il senso della parola orgoglio. Gli ultimi 30' dei ragazzi di Inzaghi sono un inno al nostro calcio, molto migliore di quello che risuona prima delle partite di Serie A. In questo doppio confronto contro gli iper celebratissimi, giovani, fighi ragazzetti del Borussia, la Lazio ha dimostrato maturità, forza, attenzione, cuore, carattere, coraggio e idee raffinate. In questo doppio confronto, la Lazio ha dominato la squadra più forte del girone. Non fatevi ingannare dalla classifica: questo girone lo merita Inzaghi. Si è messo in tasca Favre, con tanti saluti ai maestri della Bundesliga.  Hai visto che Lazio, nonostante tutto? Sono entrato in tackle dopo l'Udinese, e come me molti: ma quando sente i tacchetti, questa Lazio sale in alto.
     
    TUTTE LE RIVINCITE DI CIRO IMMOBILE - Troppo facile, troppo scontato, ma non riesco a togliermi dalla testa tutti i commenti a sottolineare quell'annata storta in Germania, proprio col Borussia. Non riesco a dimenticare, mi spiace, i petulanti con odio puntato che non hanno mai segnato un gol nemmeno al torneo della parrocchia ma si permettono di alzare la voce contro quello che sta diventando il più grande attaccante della storia della Lazio. Non è tanto il rigore del pareggio  - pesante e meritato - ma quanto tutto il resto del secondo tempo di Immobile a gridare la totale incapacità dei suoi detrattori di capirci qualcosa di questo sport incredibile chiamato calcio.

    Che regala emozioni rinnovate e profonde ogni volta: stavolta è l'orgoglio tenace di una squadra che va ad imporre calcio nella tana dei ragazzini terribili, stavolta è poter dire io ho visto giocare questo Immobile, sventagliare per Lazzari, andare al volo come solo i grandissimi sanno anche solo immaginare. Il pallone lo cerca sempre, perché la naturale destinazione del calcio è la rete e quell'uomo, quel Ciro che tanto avete odiato è il più grande servitore di sua maestà il gol che esista oggi in questo disgraziato paese di senza talento, che odiano chi ce l'ha. Immobile e le sue rivincite: contro la sua storia, contro i suoi detrattori, contro il destino e contro Burki che para tutto. Di gente senza orgoglio, che non può capire cosa prova il tifoso della Lazio al triplice fischio: quel petto gonfio, quella testa alta, in quanti l'avranno davvero mai alzata?

    INZAGHI STAVOLTA FA TUTTO BENE - Come contro l'Udinese avevo pensato che Inzaghi non l'avesse preparata al top, stavolta ha fatto le notti bianche a studiarsi Favre, e l'ha insaccato a dovere. La sua Lazio è una perfetta macchina da calcio, difende bene, con attenzione e precisione, attacca in spazi così stretti che sembra impossibile farci passare la forma geometrica del pallone. Ma quello della Lazio ci passa. Ci passa dopo una settimana strana, con la scomparsa di Diaconale, le solite piccole polemiche in cui il portavoce della Lazio avrebbe navigato come se facesse quello da sempre. 

    HAI VISTO CHE LAZIO? - Ma lo dicevo, gli ultimi giorni sono stati surreali. La sconfitta contro l'Udinese, la scomparsa di Diaconale, poi Dortmund, il tempo di una preghiera. Non voglio fare il censore dei tempi e dei costumi, anzi lo faccio: nel vippismo da 4 soldi dilagante prendere posizioni impopolari e difenderle é di per sé già un atto di coraggio, che forse viene da un altro tempo. Non sono stato sempre d'accordo con Diaconale - anche se certe posizioni poi si sono rivelate lungimiranti - ma gli riconosco una strenua difesa della Lazio.

    In questo tempo di facili entusiasmi per i ragazzini di Fifa 21 che animano il Borussia, la Lazio ha tenuto la posizione, ed ha scavalcato gli argini appena ha potuto. La capacità di assumersi gli oneri: il peso di difendere anche quando tutti si sono rifugiati in comodi cerchiobottismi o posizioni di comodo, questo era Diaconale. La capacità di assumersi l'onere di essere grande: questa è la Lazio di Inzaghi a Dortmund. Per chiudere con la tirata didascalica, certi giovani talentuosi ma addestrati allo sciapismo dovrebbero pensare a Diaconale seriamente. Poi nel merito, non avevamo granché in comune: forse solo la Lazio, a dire il vero, ma non è così un po' con tutti quelli che tifano questa squadra? Non provano tutti orgoglio, oggi? Ecco, una cosa vorrei dirla: hai visto che Lazio, signor Diaconale?

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