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    Un cappuccino con Sconcerti: è finita una scuola, non esiste più il centravanti puro. Ecco di chi è la colpa

    Un cappuccino con Sconcerti: è finita una scuola, non esiste più il centravanti puro. Ecco di chi è la colpa

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    E’ tempo di chiedersi perché sono sempre meno i grandi centravanti. Non parlo di Mbappé o Isak, Embolo, quelli sono attaccanti puri, non grandi centravanti. Parlo della genia Ibrahimovic, quella di Lewandoski, Dzeko, Giroud, Higuain, Cavani, Suarez, tutti ormai vecchi senza ci sia stato un ricambio. La Francia ha dovuto richiamare Benzema dopo due anni e mezzo, fra l’altro nemmeno lui un ragazzo. Guardiola gioca senza Aguero e senza nessuno al suo posto. Il Liverpool anche. All’Europeo non ci sono segnali di altri centravanti, anzi, la Germania paga il flop di Werner, l’Inghilterra aspetta ancora Keane.

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    Il migliore attuale è di gran lunga Lukaku, il nuovo viene da Haaland e Vlahovic. Perché sta scomparendo un mestiere? Credo sia colpa del gioco sempre più manovrato e palla a terra. Non è un difetto, ma forma giocatori diversi. La predisposizione al possesso ha definitivamente orientato il gioco sui centrocampisti. Oggi il calcio è fatto da dieci mezz'ali, possibilmente di qualità, ognuno nel suo spazio. Il centravanti ha il compito più di smistare che di concludere. Quindi diventa un’altra cosa.  E’ un problema reale perché è di tutti i paesi. E’ come fosse finita una scuola.

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