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    La Juve voleva vendere Dybala, ora le ha regalato lo scudetto: l'occhiataccia a Sarri...

    La Juve voleva vendere Dybala, ora le ha regalato lo scudetto: l'occhiataccia a Sarri...

    • Nicola Balice
    Cristiano Ronaldo tiene un ritmo realizzativo da Pichichi, da Real. Ma questo è sempre di più lo scudetto di Paulo Dybala. Impressionante la maturazione avvenuta in questa stagione da parte del numero dieci argentino, forse tardiva secondo qualcuno, ma ugualmente in grado di fare in modo che sia Dybala il protagonista principale di questo nono scudetto consecutivo. Anche perché un anno fa, di questi tempi, la Juve aveva provato in ogni modo a cederlo: è rimasto, ha avuto ragione lui. E ora la società bianconera ha capito che errore strategico migliore non poteva esserci, le trattative per il rinnovo procedono con l'obiettivo di arrivare a una conclusione possibilmente prima dell'apertura del mercato e dell'inizio della prossima stagione.

    ALTRO ERRORE – Di errore in errore, anche quello di Maurizio Sarri contro la Lazio si è poi trasformato per il suo bene. Il tecnico bianconero ha parlato di un problema alla schiena come fattore principale per l'esclusione iniziale dall'undici titolare, per poi sottolineare anche che pure tatticamente Gonzalo Higuain sarebbe stato più adatto di Dybala per affrontare i biancocelesti. In ogni caso il Pipita si è fermato nel riscaldamento, spalancando le porte a un Dybala poi migliore in campo. Anche in questo caso, è andata bene, benissimo così. Alla Juve, grazie a Dybala. Schiena o no, la seconda esclusione consecutiva in una partita così decisiva è sembrata una follia ai più.

    QUELLO SGUARDO – Nel frattempo Sarri ha dovuto incassare un'altra occhiataccia e qualche parolina non propriamente gentile da parte della Joya. Al momento della sostituzione, infatti, Dybala ha fatto capire come non fosse proprio d'accordo con la scelta del tecnico bianconero: uscito dietro la porta di Wojciech Szczesny, la lunga passeggiata prima di arrivare in panchina non è servita per sbollire del tutto e l'occhiataccia lanciata al tecnico è stata tutto un programma. Così come l'esultanza rabbiosa al triplice fischio finale, anche questo è il Dybala di questa stagione: rabbia e fame, voglia e classe. Questo sarà il suo scudetto, dopo il lockdown d'altronde si è imposto come il miglior giocatore del campionato, tra qualche settimana la prova finale in Champions.

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