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Un altro schiaffo al calcio della gente: le squadre di C e D cacciate dalla Coppa Italia
Tante volte abbiamo raccontato con ammirazione le storie delle squadre di terza o quarta serie che in Inghilterra sono arrivate a confrontarsi con le big del calcio mondiale. E abbiamo detto: mandiamo anche noi le grandi a giocare sui campi di provincia. Pensate a Ronaldo o Ibrahimovic in uno stadiolo di periferia: un regalo al calcio della passione, dell’amore, della gente. Invece in Italia abbiamo sempre e solo pensato a evitare che le squadre principali rischiassero di essere eliminate anzitempo. Devono essere salvate fino ai quarti di finale in modo che i diritti televisivi abbiano più valore, perché Inter-Pordenone o Milan-Alessandria non avrà mai l’audience di Milan-Inter o Napoli-Juve. Di conseguenza le grandi debuttano agli ottavi di finale e per tanti anni hanno avuto il privilegio di giocare in casa, così - a meno di sconquassi - non si stancano e vanno avanti.
Ora si è andati oltre, con questo nuovo schiaffo al calcio che conserva ancora un po’ di umanità. Fallita la Superlega, i club più ricchi non si fermano e cacciano dal tempio gli eretici della serie C e D. Che tristezza.
@steagresti