Un affronto alla storia del Milan: da Berlusconi a Li, tutti colpevoli
Il Milan è stato dunque escluso dalle coppe europee. Era ampiamente previsto, tanto che nessuno si stupisce del provvedimento, ma questo non deve far dimenticare quanto sia grave la decisione dell’Uefa. E’ un affronto alla storia del club rossonero, il secondo al mondo per numero e qualità di vittorie internazionali, con sette Champions in bacheca e una fama che tocca ogni continente. Per chi lo avesse dimenticato, il Milan è dietro soltanto al Real e ha vinto di più - ad esempio - del Barcellona: pensate a cosa sarebbe successo se a essere cacciata dalle coppe fosse stata una delle due grandi società di Spagna.
Al di là della giusta volontà di ricorrere al Tas, come consentono le leggi del calcio, è evidente che l’esclusione dalle coppe macchia in modo indelebile chi ha portato il Milan fino a questa umiliazione. A cominciare - almeno in ordine temporale - da Berlusconi, il quale ha più volte garantito che avrebbe lasciato la sua amata società in mani sicure: non è successo. Quanto a Yonghong Li, è chiaramente un proprietario inaffidabile. Lo abbiamo compreso con il tempo, quando inchieste giornalistiche condotte non solo in Italia hanno messo a nudo la sua scarsa consistenza, tra miniere inesistenti e incapacità di fornire all’Uefa le sicurezze attese. Né può essere taciuta la responsabilità di Fassone, il quale è da diciotto mesi e anche più l‘uomo di Li in Europa: ha evidentemente sposato il progetto sbagliato. E non è il caso che manifesti indignazione per la decisione dei giudici di Nyon. Al contrario sono i tifosi del Milan a dover essere inviperiti con lui per tutte le garanzie che ha vanamente esibito.
Sono tutti colpevoli di avere preso a schiaffi la storia del Milan, e il giudizio non potrà cambiare di molto nel caso in cui il Tas riveda la sentenza: c’è comunque qualcosa di importante che non funziona in chi amministra questa società. Di mezzo ci va, come sempre in questi casi, il popolo tifoso, per il quale fino a poco tempo fa l’Europa era un orgoglio assolutamente legittimo. Ora è qualcosa di cui vergognarsi. Per colpa di Berlusconi, Yonghong Li e Fassone.
@steagresti