La scelta di Brocchi sarà motivo di discussione, specialmente per i tifosi del Milan, scottati dall’esperienza Inzaghi. Al di la delle considerazioni su Mihajlovic, che rimane un allenatore di valore, credo che si possa con serenità parlare di Cristian Brocchi, che è stato mio allievo al corso per prendere la qualifica Uefa A. Credo di poter parlare con cognizione di causa, conoscendolo in modo abbastanza approfondito. Persona seria, appassionata di calcio, studioso come tutti coloro che non sono stati grandi campioni e che hanno basato la propria carriera sul sudore e quindi sull’impegno, sull’applicazione. Significa sapersi mettere nei panni anche di chi non è un grande campione e nelle squadre del nostro campionato in molti non lo sono. Buoni calciatori si, ma non fuoriclasse. É su questi che è importante l’opera dell’allenatore. Brocchi questo lo sa fare. Fortunatamente la tendenza dell’ultimo periodo è quella di avere allenatori che siano uomini di campo, piuttosto che manager o uomini immagine. Credo che questo sia un aspetto positivo, un ritorno al calcio che è stato, che fa bene alla nostra categoria. Si spiega così la responsabilità maggiore che oggi grava sull’allenatore. AD UNA SOLA CONDIZIONE - Ma c’è una condizione alla scelta effettuata dal Milan, ovvero che vada sostenuta. Non nel senso di prendere l’allenatore e portarlo per mano, perché questo significherebbe dimezzarne l’immagine. Ma per quanto riguarda il rapporto con il mondo esterno e talvolta quando i rapporti con i calciatori possono essere difficili. In questo caso, è importante l’intervento della società che deve far capire con chiarezza chi ha in mano le redini della squadra. Questo significa chiudere le scale che portano direttamente i calciatori alla società. Dimenticavo una cosa: questo vale per tutti gli allenatori e non solo per Brocchi: perché laddove il calciatore ha accesso diretto alle scale che portano alla società o al presidente, le cose non possono andare per il verso giusto o per lo meno non fanno bene al gruppo. A Milano, per molti versi, ne sanno qualcosa.