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UFFICIALE: Liga sospesa, i dettagli
FEDERAZIONE VS LEGA - La RFEF (Real Federación Española de Fútbol) ha proclamato, di fatto, uno sciopero a tempo indeterminato che ha nel mirino il decreto legge sulla centralizzazione dei diritti televisivi, approvato lo scorso 30 aprile dal Consiglio dei ministri. "Il calcio spagnolo è stato ignorato e disprezzato. Il denaro privato del calcio viene utilizzato per politiche sportive volte ad attività aliene al calcio stesso", ha tuonato la Federazione, sicura di poter contare sull'appoggio di calciatori, allenatori e arbitri e pronta a sfidare la Lega calcio spagnola (LFP) e le società, schieratesi a favore della proposta approvata dal governo spagnolo.
POLVERONE - Tra le società a sostegno del decreto ci sono a sorpresa anche Real Madrid e Barcellona. Naturalmente la fetta più grande dei ricavi derivati dai diritti televisivi andava dritta a loro. Per essere più chiari, solo quest'anno Real e Barça hanno guadagnato 160 milioni di euro a testa dagli introiti tv, mentre il Valencia una cifra intorno ai 50. E le altre squadre? Naturalmente molto meno. Per questa ragione, i club più piccoli hanno chiesto al governo spagnolo una legge più democratica che li potesse tutelare. Nei prossimi giorni Angel María Villar, presidente federale, incontrerà il Ministro dello Sport spagnolo, José Ignacio Werter per provare a trovare una soluzione. Al momento le due parti sono parecchio distanti e il tempo stringe: bisogna infatti trovare un accordo entro dieci giorni.