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UFFICIALE Caso Negreira, la Uefa apre un'indagine sul Barcellona: rischia l'esclusione dalle coppe
Il caso Negreira arriva alla Uefa. Il Barcellona ha ricevuto in mattinata una comunicazione ufficiale dalla massima organizzazione calcistica europea in merito all'apertura di un'indagine formale nei propri confronti che potrebbe avere una durata anche di due anni. Dal quartier generale della Uefa di Nyon è giunto un comunicato che informa che "in conformità con l'articolo 31(4) del Regolamento Disciplinare della Uefa, gli ufficiali della commissione etico-disciplinari sono stati incaricati di condurre un'inchiesta". L'apertura del procedimento arriva dopo che l'ex arbitro Xavier Estrada Fernández ha presentato un esposto nei confronti del Barcellona e la Procura generale spagnola ha avviato a sua volta un'indagine sui rapporti mantenuti dal club catalano con l'allora vice-presidente del comitato tecnico degli arbitri José María Enríquez Negreira (in carica dal 1994 al 2018).
EUROPA A RISCHIO - Nello specifico, secondo i documenti portati all'attenzione generale dalla stampa, nel mirino sono finiti i pagamenti da parte del Barça a società riconducibili allo stesso Negreira e al figlio. La stessa Procura generale ha chiarito nei giorni scorsi come, ad oggi, non esistano prove inconfutabili sul condizionamento di direttori di gara e dell'esito delle partite disputate dai blaugrana nel periodo incriminato. Lo scenario potrebbe cambiare ed assumere contorni molto più seri qualora le indagini svolte dalla Polizia giudiziaria della Guardia Civil spagnola portassero a galla risultanze più concrete. In ogni caso, la Uefa - sulla base dell'articolo 4.02 della Champions League e dell'articolo 50.3 dello Statuto - ha la facoltà di escludere il Barcellona dalle competizioni internazionali nel caso in cui fosse in grado di provare un coinvolgimento diretto o indiretto nel tentativo di manipolare l'esito di una partita, sia di un campionato nazionale che di una competizione europea".
SOLDI SOSPETTI - Quel che è certo è che la Uefa voglia vederci chiaro ed ottenere chiarimenti da parte del club blaugrana e dei suoi massimi dirigenti (Laporta nel suo primo mandato da presidente e i suoi successori Rosell e Bartomeu) sui versamenti da circa 7,5 milioni di euro dal 2001 al 2018 corrisposti a società collegate a Negreira e al figlio dell'ex numero uno della commissione arbitri spagnola.
EUROPA A RISCHIO - Nello specifico, secondo i documenti portati all'attenzione generale dalla stampa, nel mirino sono finiti i pagamenti da parte del Barça a società riconducibili allo stesso Negreira e al figlio. La stessa Procura generale ha chiarito nei giorni scorsi come, ad oggi, non esistano prove inconfutabili sul condizionamento di direttori di gara e dell'esito delle partite disputate dai blaugrana nel periodo incriminato. Lo scenario potrebbe cambiare ed assumere contorni molto più seri qualora le indagini svolte dalla Polizia giudiziaria della Guardia Civil spagnola portassero a galla risultanze più concrete. In ogni caso, la Uefa - sulla base dell'articolo 4.02 della Champions League e dell'articolo 50.3 dello Statuto - ha la facoltà di escludere il Barcellona dalle competizioni internazionali nel caso in cui fosse in grado di provare un coinvolgimento diretto o indiretto nel tentativo di manipolare l'esito di una partita, sia di un campionato nazionale che di una competizione europea".
SOLDI SOSPETTI - Quel che è certo è che la Uefa voglia vederci chiaro ed ottenere chiarimenti da parte del club blaugrana e dei suoi massimi dirigenti (Laporta nel suo primo mandato da presidente e i suoi successori Rosell e Bartomeu) sui versamenti da circa 7,5 milioni di euro dal 2001 al 2018 corrisposti a società collegate a Negreira e al figlio dell'ex numero uno della commissione arbitri spagnola.
