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Gavi e l'incognita clausola: il Barcellona può perderlo a zero
LA STORIA - Qualche elemento di contesto. Intanto, c’è da dire che i blaugrana avranno ora 20 giorni di tempo per ricorrere al tribunale provinciale della città, nel tentativo di sbloccare il caso. Qualche giorno fa, il problema era stato affrontato anche dal presidente della Liga Javier Tebas, che aveva parlato così in un’intervista a La Vanguardia: "Non può essere tesserato perché il club ha superato i 200 milioni di stipendi dei giocatori. Non possiamo infrangere le regole ma c'è una soluzione. Il Barça deve ridurre le spese e aumentare i profitti". E ancora: "Se il Barcellona ha problemi, la Liga è corresponsabile. Non abbiamo una fissazione per il Barça o per nessun altro club. Quando Bartomeu era presidente, c'era già il fair play finanziario e il Barcellona lo ha sempre rispettato. Il Real Madrid no ma ora non ha più questo problema perché negli ultimi anni ha generato molti profitti". Tutto sarà, con molte probabilità, rimandato ai mesi finali di una stagione delicata, che (al netto delle complesse vicende extra-campo) potrebbe riportare la Liga in Catalogna grazie a Xavi.
IL CONTRATTO - I nodi da sciogliere sono diversi e danno più di qualche preoccupazione ai dirigenti. Gavi, marcatore spagnolo più giovane di un Mondiale (e terzo nella storia della competizione regina dietro a Pelé e Manuel Rosas) è infatti legato al club dal contratto giovanile dell'Academy, con una clausola che gli permetterebbe addirittura di partire a zero in estate. La questione è per questo monitorata da diverse società, che - dal Liverpool al Manchester United - hanno un occhio di riguardo per il gioiellino spagnolo. Fino all’appello, tutto resterà in standby. Nessuno scenario è da escludere.