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Udinesemania: svanito l'effetto Nicola. Ora testa all'Inter
Colpa di un Fofana inesistente (tolta l’occasione in cui ha colto il palo) e di una difesa molto traballante, i bergamaschi hanno trovato molti spazi tra le maglie dei padroni di casa, soprattutto nella ripresa, dove “El Panteron” ha punito per altre ben due volte i suoi vecchi compagni, firmando la tripletta personale ed ammutolendo uno stadio Friuli tutto esaurito.
Se poi anche l’unico che dovrebbe accendere la lampadina non gira, non brilla e non inventa, allora sono guai; si, perché De Paul ieri è stato letteralmente annullato dagli avversari, inglobato nel pressing nerazzurro e fatto scomparire in mezzo al campo.
A niente è servito il ritorno al gol di KL15, notizia che può solo che far piacere a tutti i tifosi bianconeri: ma anche la prestazione del bomber ex Carpi non è stata delle migliori, anzi. La sufficienza è arrivata un po’ per incoraggiarlo, un po’ per premiare l’impegno con cui è tornato a segnare, ma per meritarsi un tale voto in pagella a fine gara Kevin deve quantomeno partecipare in maniera più attiva alla manovra friulana e non isolarsi tra i centrali avversari.
L’unico a non affondare è stato D’Alessandro, altro ex del match: suo l’assist a smarcare Lasagna in occasione del gol del momentaneo pareggio.
Ora i bianconeri andranno a Milano, sponda Inter, per poi chiudere il girone di andata affrontando rispettivamente Frosinone, Spal e Cagliari, dirette concorrenti per la lotta salvezza.
Inutile dire che serviranno punti e che i friulani dovranno approfittare di giocare davanti ai propri tifosi in due sfide su tre: sta ad allenatore e giocatori adesso rialzare la testa dopo la brutta sconfitta interna e ripartire, preparando al meglio la sfida di sabato prossimo e cercando di correre più forte delle dirette inseguitrici.