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    Udinesemania: Scuffet in panchina, io che credevo alle favole e non capivo le logiche

    Udinesemania: Scuffet in panchina, io che credevo alle favole e non capivo le logiche

    • Kevin Locatelli
    Cito una strofa di Vasco Rossi, perché meglio di lei nessuna rappresenta la gestione da parte dell'Udinese di Simone Scuffet. Un talento assoluto che ogni volta che viene chiamato in causa risponde presente, ma ogni volta che sta per spiccare il volo qualcuno gli spezza nuovamente le ali. Lo è stato dalla prima volta, per stessa ammissione di Guidolin, se nella stagione 2014/15 avesse allenato lui, Simone sarebbe partito titolare, invece la società decide di prendersi Karnezis perché di Scuffet evidentemente non si fida.

    Viene quindi lasciato partire la stagione seguente per Como, la peggior realtà della serie B della stagione passata, lui se ne va senza battere ciglio. Affronta in Lombardia una bella stagione, nonostante il mare di gol subiti dalla difesa precaria che ha di fronte, si prende spesso la sufficienza in pagella nonostante i naufragi della sua formazione. Torna in Friuli, la società gli garantisce in fase di pianificazione estiva il suo spazio a partire dalla Coppa Italia

    Si inizia quindi la stagione: Udinese contro lo Spezia primo turno di Coppa Italia, Simone inspiegabilmente va in panchina. La squadra che va in campo è figlia di queste paure, il risultato finale è l'eliminazione dalla competizione, le speranze di vedere Scuffet in campo diventano sottilissime. Karnezis si infortuna a Pescara, il ragazzo di Remanzacco può tornare a difendere i pali della porta friulana. Una prova senza lodi e senza errori contro il Palermo, poi la parentesi azzurra in Under 21 contro la Spagna lo rimette sotto i riflettori. Torna in bianconero e fornisce una prestazione spettacolare contro il Torino.

    Tutti tessono le sue lodi a partire dal tecnico, Karnezis sta lentamente rientrando ma ti aspetteresti un ulteriore domenica al friulano perlomeno per riconoscenza e per consentire al greco di recuperare il top della forma. Invece no, qui si ragiona in modo diverso e nessuno ha ancora capito quale sia il meccanismo. Qualcuno dice gerarchie da rispettare, il rispetto per il portiere titolare, tante parole al vento, quando mi pare che qui il concetto di “rispetto” ce l'abbiano chiaro in pochi. Poi magari finirà che a fine stagione Scuffet chiederà di essere ceduto e magari qualcuno scaricherà le colpe su di lui...

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