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    Udinesemania: obiettivo raggiunto, ma la prestazione è da cancellare

    Udinesemania: obiettivo raggiunto, ma la prestazione è da cancellare

    • Nicola Santarossa
    Ora è ufficiale, la salvezza è matematica. Nonostante le difficoltà di una stagione piuttosto anomala, i numerosi infortuni, nonostante la batosta rimediata contro il Napoli nel turno infrasettimanale; complice la sconfitta del Benevento contro l’Atalanta, i bianconeri hanno conquistato l’ennesima permanenza nella massima serie.

    Un traguardo tanto atteso quanto importante, per morale, gruppo e tifosi.
    Il modo in cui è stata oltrepassata la linea di arrivo, però, non piace a nessuno: contro la compagine partenopea si è vista una squadra remissiva, timida, bloccata.

    I padroni di casa hanno giocato senza avversari, fraseggiando con estrema semplicità e trovando troppi spazi tra le maglie dell’Udinese. 

    La manita rifilata dai ragazzi di Gattuso a De Paul e compagni fa riflettere, sia per il divario evidente in fatto di qualità all’interno del rettangolo di gioco, che per mentalità ed approccio alla gara. 

    La fame di vittoria del Napoli ha surclassato la difesa friulana, tentennante ed impacciata; l’unica nota positiva dell’incontro è stata la magia di Okaka, bravo a staccarsi dalla marcatura di Manolas e riaprire momentaneamente la sfida.
    Nella ripresa, però, non c’è stata storia.

    Gotti dovrà cercare di cancellare dalla testa dei suoi giocatori la prestazione disputata allo Stadio Diego Armando Maradona, per affrontare le ultime due partite della stagione con uno spirito diverso; la salvezza raggiunta dovrà essere il giusto trampolino di lancio per mettere in difficoltà Sampdoria ed Inter nelle prossime uscite, al fine di concludere la stagione nel migliore dei modi e regalare ai sostenitori un finale divertente.

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