Udinesemania:| Le sette meraviglie
Settimo cielo. Sette meraviglie. Potremmo andare avanti ad oltranza perché, dopo un risultato storico come il 7-0 rifilato a Palermo, a Udine non si parla d'altro. E anche fuori dal Friuli. L'Italia si è accorta del 'miracolo' bianconero: zero punti nelle prime quattro partite del campionato, 24 su trenta disponibili nelle ultime 10 gare. Un cammino... da Champions. L'obiettivo è ad un punto, ci si prova. Perché la gente friulana (anche chi non abita in regione) sente questa squadra come propria. Incarna i valori di una terra, di un popolo. Non capita spesso di vedere oltre cento supporters all'aeroporto ad aspettare una squadra da ritorno per una trasferta, non capita di vedere giocatori che si fermano ad abbracciare i propri sostenitori, a stringere mani e concedere autografi con la valigia in mano. Ma in Friuli siamo così: ci mettiamo un po' a scioglierci, ma poi scatta qualcosa che è difficile spezzare.
Adesso tra l'Udinese e la sua gente c'è un filo di fiducia e di sostegno che difficilmente si spezzerà. Guidolin, come affermano con forza tutti i giocatori, ha cambiato la mentalità alla squadra. Ha passato un messaggio fondamentale: ci sono i mezzi per fare qualcosa di importante. Allo stesso tempo, però, c'è la consapevolezza che le pressioni per vincere a tutti i costi a Udine non esistono. Nell'ultima settimana tutti i media nazionali si sono interessati ai bianconeri. Qui si è poco abituati a tutto questo can can, e Guidolin si è un po' accigliato perché da uomo di fatti, poco abituato ad apparire, non ama tutte queste luci della ribalta. Potrebbero distrarre? C'è questo pericolo.
La gara contro il Bari diventa delicatissima, una vera prova del fuoco. Guai a sottovalutare l'avversario. Vogliamo parlare di Di Natale? No, ci si può solo inchinare davanti a quello che di fatto è il più grande calciatore bianconero di tutti i tempi. E Sanchez? Dopo il poker che ha calato alla favorita il prezzo del suo cartellino è salito vertiginosamente, si vocifera sopra i 30 milioni di euro. Si è visto anche Fernando Felicevic, il suo procuratore, a Udine negli uffici della società. Da qui a giugno ne sentiremo tante sulla sua prossima destinazione. Pozzo lo vorrebbe ancora un anno in Friuli con la condizionale Champions. Staremo a vedere, ma è durissima che resti in bianconero.