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Udinesemania - Il 2023 inizia con un solo punticino. Servono dei correttivi
Ebosse, subentrato male negli ultimi minuti, si perde Chiesa. L'esterno di casa ne approfitta per servire al centro Danilo che da due passi a porta vuota non può sbagliare. Errore madornale del difensore camerunese, che fa seguito alla sanguinosa palla persa da Walace.
80 minuti giocati bene vengono gettati in fumo da una "dormita" della difesa friulana. Resta a bocca asciutta Sottil, che già pregustava di portare via un prezioso pareggio dall'Allianz. L'allenatore ancora una volta viene tradito dai cambi. Tardivi, insensati per un certo verso ma che soprattutto palesano il differente tasso tecnico delle seconde linee rispetto ai titolari. Samardzic a parte, chi è entrato ieri dalla panchina non è stato all'altezza della situazione e della posta in palio.
Altro problema è la sterilità offensiva. Senza Deulofeu l'Udinese fatica a rendersi pericolosa con i propri attaccanti. Success è un giocatore di sistema, che la porta fatica a vederla di suo. Più rifinitore che bomber, è vero, ma a chi sta davanti è lecito chiedere anche il gol altrimenti è dura fare punti. Il Beto, poi, di questo inizio anno pare assai involuto. Soprattutto quando gli spazi si fanno più stretti il portoghese diventa facilmente marcabile. Spalle alla porta ha sgmoitato ma la palla spesso l'ha persa, in ripartenza invece non è stato in grado di colpire come in altre occasioni. Se servito in questo modo diventa una punta normale e il suo potenziale viene dimezzato.
Il tempo delle lodi e dei complimenti sembra essere finito. L'Udinese non vince dallo scorso 3 ottobre (2 a 1 in rimonta sul campo dell'Hellas). 9 partite senza vincere sono troppe per tutti, compreso Sottil. Esaurito il bonus, anche lui deve darsi mossa, trovare nuove soluzioni. Inutile autocelebrarsi, dire che il pari sarebbe stato meritato. Servono i tre punti al più presto, per ricominciare a correre in classifica.
Per l'Europa, invece, servirebbe un aiuto dal mercato. A questa Udinese servono almeno due rinforzi di livello: uno in difesa, soprattutto dopo l'addio di Nuytinck, e uno in attacco, dove le alternative sono davvero ridotte all'osso. Altrimenti pare davvero difficile competere alla lunga a certi livelli. Il rischio è quello di vivere un'altra stagione "normale".