Getty Images
Udinesemania - I sogni iniziano a trasformarsi in obiettivi
I bianconeri sono qualcosa di più consistente di un fuoco di paglia. Lo dimostra la solida prestazione, l'ennesima di questo inizio stagione, dell'Olimpico. La squadra di Sottil ha fatto la partita, non temendo affatto l'avversario, soffrendo quasi nulla dietro e sfiorando in più occasioni un vantaggio che sarebbe stato meritato.
Di mezzo questa volta ci si è messa la sfortuna e due maledette traverse. Tra Atalanta e Lazio un po' di rammarico c'è per forza, lo fanno capire chiaramente Deulofeu e compagni a parole. I punti in cassaforte sono due e per quel che si è visto in campo avrebbero potuto essere tranquillamente sei.
Poco importa. Resta la prestazione, la convinzione di poter fare davvero qualcosa di importante. Il calcio moderno - fatto di pressing a tutto campo, verticalizzazioni improvvise, sovrapposizioni costanti degli esterni e inserimenti a mille all'ora delle mezz'ali - mostrato dall'Udinese fa invidia a tutti, big comprese. Sottil è riuscito nella la cosa più difficile per un allenatore: dare una propria identità alla squadra al di là degli avversari e dei moduli tattici che si trovano di fronte.
Dove arriveranno i friulani è anche presto per dirlo ma funziona il collettivo, crescono i singoli e ora i Pozzo si trovano in casa un vero e proprio tesoro. La rosa vale già una cinquantina di milioni in più rispetto a qualche mese fa. Dato non di poco conto per una società basata sulle plusvalenze.
Ora la parte più difficile. Dopo aver tenuto testa alle big, l'Udinese deve dimostrarsi grande contro le cosiddette medio-piccole. Torino, Cremonese, Spezia e Lecce per poi chiudere con la trasferta a Napoli. Fare il pieno di punti consentirebbe di arrivare alla sosta Mondiali nei primi quattro posti. Nello spogliatoio iniziano a crederci veramente, i sogni iniziano piano piano a trasformarsi in obiettivi.