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Udinesemania: De Canio, miracolo e spettacolo
Il nuovo tecnico ha centrato in pieno il principale problema di questa squadra: l'autostima. I giocatori visti ieri erano prima di tutto sicuri di se, pronti a dare il massimo delle proprie possibilità nei propri singoli ruoli, dando vita a giocate collettive dinamiche e spettacolari. Bruno Fernandes è stato l'emblema di tutto questo; un giocatore dopo aver fallito un calcio di rigore, è in uno stato d'animo e psicologico particolare, solo una forte sicurezza e tranquillità può portarti a segnare con quella semplicità un gol così importante in rovesciata.
Ma non è l'unico, Widmer è tornato lo stantuffo sulla fascia laterale dei tempi di Guidolin, inanellando un cross dopo l'altro. La triade difensiva non ha mai sofferto e viene da chiedersi perché Heurtaux fosse stato messo ai margini. Armero con tutte le sue magagne è stato messo nelle condizioni per rendere al meglio. Il tutto ha fatto praticamente dimenticare la non convocazione di Di Natale, ma in questo momento è giusto così, se un tecnico è sicuro di sé, è giusto che faccia le sue scelte per quanto dolorose possano essere.
Sono piuttosto sereno e non temo le ricadute che hanno caratterizzato questa squadra in passato dopo buone prestazioni. Stavolta il quadro è abbastanza chiaro, questa squadra potrà sicuramente perdere ancora, ma le caratteristiche del lavoro di De Canio emerse ieri, hanno chiarito il suo valore che è decisamente alto. Ora la salvezza passa da due sfide che sarebbero sembrate difficili ma che adesso potrebbero esaltarci contro la Sampdoria a Marassi e con il Chievo in casa. Due partite che per la prima volta in questa stagione, credo valga la pena pagare il prezzo del biglietto, questa Udinese adesso può anche divertire.