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    Udinesemania: a Milano per sfatare il tabù chiamato San Siro

    Udinesemania: a Milano per sfatare il tabù chiamato San Siro

    • Nicola Santarossa
    Si riparte. Dopo la pausa per le Nazionali i bianconeri andranno a giocarsi le proprie carte a Milano, sponda nerazzurra, in quella che sarà la prima trasferta stagionale; numeri alla mano la squadra allenata da Igor Tudor è tutt’altro che favorita. I friulani, infatti, arrivano da tre sconfitte nelle ultime quattro contro l’Inter al Meazza, mentre negli ultimi tre incroci a San Siro l’Udinese non ha mai segnato.

    Numeri che si complicano ulteriormente se si pensa al fatto che l’Inter ha vinto sei delle ultime otto gare di Serie A disputate dopo la sosta per la Nazionale, mantenendo la porta inviolata in cinque di queste occasioni. 

    Ma come arrivano i bianconeri a questa sfida?

    Tudor ha ritrovato gli ultimi giocatori impegnati con le rispettive Nazionali solamente nella giornata di ieri, con gli arrivi targati Fofana, De Paul e Samir; Okaka, invece, sta continuando il lavoro personalizzato al fine di rimettersi in forma e potrebbe addirittura non partire per la trasferta di Milano.

    In campo si vedrà la stessa Udinese vista nelle ultime due uscite, con quel 3-5-2 che ancora non convince fino in fondo, ma che offre comunque più garanzie rispetto ad un modulo più offensivo, come ad esempio quel 4-3-3 che i tifosi vorrebbero vedere.

    La difesa, intoccabile, vedrà Becao, Ekong e Samir proteggere la porta di Musso, mentre sulle corsie laterali Larsen e Sema accompagneranno la fantasia di Jajalo, gli strappi di Fofana e la tecnica di Mandragora; alle spalle di Lasagna dovrebbe agire uno tra Pussetto e De Paul, con Nestorovski che ancora una volta potrebbe partire dalla panchina.

    Contro l’Inter sarà importante non commettere gli stessi errori visti in casa contro il Parma, cercando di mantenere il risultato e di ripartire in contropiede non appena ci sarà l’occasione; Tudor avrà il compito di mettere in campo la formazione più preparata fisicamente, valutando anche la forma di chi era impegnato con la propria Nazionale.

    Il tecnico croato si è definito pronto per affrontare l’Inter, affermando di non voler subìre le avanzate della squadra nerazzurra; sta ai giocatori adesso evitare qualsiasi tipo di disattenzione e ripagare la fiducia del proprio mister.
     

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