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Udinese, ufficiale l'addio di Cannavaro: due piste per la panchina
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L’ANNUNCIO - "Il Presidente Pozzo mi ha comunicato oggi la decisione della società di non continuare il nostro rapporto professionale.
Lo ringrazio per l’opportunità che mi è stata concessa, e mi dispiace non poter continuare questo breve ma intenso viaggio che nell’ultimo mese e mezzo di campionato ci ha portato a compiere una grande ed emozionante impresa. Tengo a precisare che da parte mia ci sarebbe stato il desiderio di continuare questa avventura in Friuli , una terra che mi è entrata nel cuore così come la sua gente, e per questo e mi ero messo a disposizione della società in modo incondizionato.
Auguro alla società , ai giocatori ed agli splendidi tifosi dell’Udinese i migliori successi".
I MOTIVI - Alla base delle motivazioni della decisione della società bianconera, ci sono alcuni dubbi sulla possibilità di continuare un percorso in Serie A con Cannavaro. Dubbi sull'allenatore che nascono dopo le due settimane di riflessioni, intraprese da parte della proprietà friulana al termine di un'annata complicata e che hanno portato verso una separazione inevitabile.
IL FUTURO - L’Udinese, salutato definitivamente Fabio Cannavaro – artefice dell’ultima salvezza conquistata – deve sciogliere le riserve per quanto riguarda il futuro della panchina bianconera. Il Presidente Pozzo sta sondando tutte le opportunità, ma, allo stato attuale dei fatti, i profili cerchiati in rosso sul taccuino del patron dei friulani corrispondono ai nomi di Vincenzo Vivarini, protagonista di una splendida annata – terminata ai playoff – in Serie B con il Catanzaro e di Eusebio Di Francesco, il cui contratto con il Frosinone scadrà il prossimo 30 giugno, anche a causa della retrocessione subita dai ciociari (tra l’altro, proprio per mano dell’Udinese). Si attende una svolta per programmare la prossima stagione.