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    Udinese, Oddo: 'Una vittoria vorrebbe dire salvezza. Qualche giocatore è da big'

    Udinese, Oddo: 'Una vittoria vorrebbe dire salvezza. Qualche giocatore è da big'

    L'allenatore dell'Udinese, Massimo Oddo, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani di campionato: "Andiamo a Cagliari per ottenere i tre punti. Se saremo bravi li raccoglieremo, poi bisognerà vedere come andrà. Ci sono momenti, letture fondamentali, ma noi andiamo per fare sempre il massimo. Quando il baricentro è un po' più basso non è perché ci vogliamo difendere, ma perché attacchiamo meglio grazie alle caratteristiche di questa squadra. È difficile, come tutte, è uno snodo importantissimo. Una vittoria vorrebbe dire salvezza. Un pareggio sarebbe comunque positivo, la nostra priorità è quella di interrompere l'emorragia che abbiamo da otto partite".

    SULLA SQUADRA - "Ritiro? Non c'è bisogno di cementare il gruppo. Nella vita non è sempre bello ciò che fai, l'importante è trasformare in positività le situazioni non perfette. Noi abbiamo colto questa occasione. La squadra è unita, l'ho sempre detto. Se avessi qualche perplessità sarei certamente molto più preoccupato, non che non lo sia. Fa anche bene un po' di timore, fa bene anche alla squadra. Ma abbiamo voglia di uscire da questo momento, fermando questa serie di sconfitte, e di ripartire. I ragazzi mi seguono, alle volte lo fa pure troppo. Poi le partite cambiano, non è sempre come vengono preparate. E lì che un giocatore deve assumersi le proprie responsabilità. Se io chiedo a una mezz'ala di aprire per mettere in difficoltà una squadra, è perché ci può essere spazio, ma se poi ci sono delle circostanze devi cambiare. Se l'allenatore preparasse tutto alla perfezione sarebbe troppo semplice. Miglioramenti? Spetta allo staff calibrare quanto una squadra possa assimilare. Noi siamo andati un po' in difficoltà quando abbiamo perso Lasagna perché ci consentiva un certo tipo di gioco. Anche in questa squadra ci sono calciatori che potenzialmente possono andare nelle big: Dybala ora è alla Juventus, a Palermo ha fatto i suoi errori".

    SULLE SCELTE - "Domani ho la possibilità di avere qualche dubbio, nelle altre partite non ho potuto mai averne. È una cosa positiva, abbiamo recuperato qualche giocatore che ora sta bene. Fofana è stato fermo per un piccolo problema muscolare, ma non ha compromesso l'allenamento. Ha evitato certi tipi di movimenti, ma la condizione è la medesima di prima dell'infortunio. Ho un paio di dubbi che riguardano l'assetto della squadra, gli uomini da scegliere. Sicuramente domani è una partita delicata, ci vuole tanta personalità. Non vuol dire che in campo debbano andare i più anziani, ma chi è forte mentalmente e sa gestire meglio queste situazioni".

    SUL FATTORE AMBIENTALE - "Noi siamo stati fischiati sonoramente con il Sassuolo, giustamente, perché la prestazione non era consona. Domenica scorsa abbiamo preso applausi perché il pubblico si è reso conto che i ragazzi hanno provato a fare un risultato positivo. D'altronde le reazioni sono guidate da noi, quello che facciamo. Dipende solo da noi. Poi è ovvio che la reazione condizioni la testa, più o meno a seconda del carattere".

    SU DE PAUL - "Servirebbe più concretezza, leggere il gioco. Uno che ha qualità deve sfruttarla in determinati momenti e posizioni. Quando sei girato spalle alla porta con l'uomo dietro, non devi girarti per forza. Anche il giocatore più bravo, tecnicamente, al mondo, deve scaricare e poi andare. Può essere agevolato da un contesto di gioco diverso".

    SU BALIC - "È in un momento positivo perché sta facendo buone prestazioni, ma devi valutare tantissime cose. Anche l'esperienza, l'emotività, il tipo di calciatore in un determinato contesto. Ho la possibilità di scegliere a metà campo, quindi ho sei centrocampisti: la scelta poi ricade su quattro".

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