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    Udinese, Delneri: 'Felice per Zapata e Jankto in Nazionale. Zamparini? Grazie a lui la Sicilia non è più solo juventina'

    Udinese, Delneri: 'Felice per Zapata e Jankto in Nazionale. Zamparini? Grazie a lui la Sicilia non è più solo juventina'

    Luigi Del Neri, allenatore dell'Udinese, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Palermo. Ecco il suo pensiero: "Dobbiamo giocare per vincere, servirà fiducia per disputare queste ultime dieci partite su un livello alto per far esprimere al meglio i calciatori. Bisogna lavorare bene e con grande attenzione, qui a Udine il Palermo si giocherà un fetta di campionato e, per questo motivo, ci troveremo di fronte una squadra molto aggressiva. Per loro sarà un'ultima spiaggia e dovremo far valere il nostro potenziale. Il Palermo è una squadra in crescita e deve incutere rispetto. Giochiamo contro una squadra che ha valori assoluti importanti e che ha tante energie da mettere in campo. Hanno tanti calciatori di livello. Abbiamo il dovere di dettare il ritmo della partita, sarà una sfida abbordabile ma al contempo servirà grande attenzione perché il Palermo ha dei colpi importanti. Tutti abbiamo da dimostrare qualcosa. Inoltre, vogliamo avanzare anche in classifica. Quella di domani sarà una tappa che chiuderà o aprirà determinate situazioni di classifica.".

    "Zapata e Jankto in Nazionale? Sono giocatori con qualità importanti e l'Udinese non è certo nuova nel lancio di giovani. Certo, i giovani giocano quando dimostrano di poter giocare, come capitato con Jankto, Samir o Fofana".

    "Giovani pronti? Stanno crescendo Ewandro e Balic, ma per far calcio bisogna avere tante caratteristiche. Bisogna avere pazienza, a questi giovani non mancheranno le occasioni in cui dovranno dimostrare di essere cresciuti sia a livello tecnico che fisico. Ewandro ha possibilità di crescita molto elevate. Io voglio far giocare i giovani quando sono sicuri di poterlo fare, perché come si possono esaltare si possono bruciare. Tempo al tempo".

    "Ho lavorato con Zamparini: è una persona particolare, ma appassionata. Ha sempre fatto calcio perché gli piaceva. Ha lasciato un segno negli ultimi 25-30 anni di calcio, è partito cercando di risollevare le sorti del Palermo e c'è riuscito perché tanti anni di Serie A sono arrivati anche grazie a lui. Adesso la gente ama Palermo, la Sicilia non è più un feudo del tifo juventino. E' cambiato il tifo in Sicilia grazie a lui".

    "Adnan già in Nazionale? Ultimamente giocava poco e abbiamo dato questo permesso per permettergli di giocare con la sua nazionale e fare in modo che possa imporsi anche a livello internazionale. Inoltre, per la partita di domani siamo coperti e si tratta di un permesso per una sola gara, non per 20".

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