Redazione Calciomercato
Ucraina, chi temere e come giocano i rivali dell'Italia
FORMA - Si tratta del ritorno della sfida del 12 settembre, a San Siro, quando gli azzurri seppero battere gli ucraini grazie a una doppietta di Frattesi. Ora però la posta in palio è ben superiore e la squadra di Rebrov - leggenda del calcio ucraino e vecchio compagno di attacco di Shevchenko - arriva all'appuntamento più importante in buona forma. Sono due le vittorie di fila della sua nazionale, tre negli ultimi cinque impegni, senza considerare quella per 2-0 sui polacchi del Lechia Gdansk, un test amichevole in Polonia per prepararsi proprio alla gara di lunedì. Gli ucraini hanno ceduto solo all'Italia e hanno anche strappato un pari all'Inghilterra a settembre a testimonianza del fatto che, quella che si troveranno di fronte Donnarumma e compagni, è una squadra da rispettare e con elementi da tenere sott'occhio.
LE STELLE - La squadra di Rebrov si schiera con una difesa a 4 e un solo attaccante. Il modulo varia a seconda degli interpreti e passa dal 4231 al 4141: il gioco degli ucraini è fatto di ripartenze veloci e di scambi stretti tra i tanti e qualitativi trequartisti presenti in rosa. Impossibile non partire, nell'analisi degli avversari dell'Italia, da Mudryk. L'ala è stata pagato cento milioni dal Chelsea a gennaio e ha dimostrato di valerli, per ora, solo a tratti. Velocissimo palla al piede, deve ancora prendere le misure con Stamford Bridge e la Premier League ma le sue ultime uscite in Inghilterra lasciano ben sperare per la sua carriera futura. Spesso lasciato in panchina al Chelsea, in nazionale non si discute: è l'arma più pericolosa dei suoi, quella da tenere maggiormente d'occhio per gli azzurri. Mai concedergli troppo spazio in ripartenza, può essere letale. Gioca a Londra anche Zinchenko (all'Arsenal). È lui il leader tecnico ed emotivo della squadra. Qui non giostra da terzino o comunque regista arretrato ma si sposta in mezzo al campo dove fa valere la sua tecnica fuori dal comune. Tornato a disposizione anche Ruslan Malinovskyi. Il giocatore del Genoa è stato frenato da qualche stop di troppo nella stagione del suo ritorno in Italia ma rappresenta un'opzione in più per i suoi. L'esperienza dell'ex Atalanta e le sue capacità balistiche sono ben conosciute in Serie A.
GLI ALTRI - Anche in porta l'Ucraina è ben coperta. Tra i pali gioca infatti quel Trubin di cui tanto si è parlato in estate in ottica Inter. Alla fine il portiere ha scelto il Benfica per proseguire la sua promettente ascesa e, come dimostrato sia in Champions che in queste qualificazioni europee, i nerazzurri ci avevano visto lungo nel tentativo di puntare su quello che sembra poter essere uno dei numeri uno del futuro. Sulla fascia sinistra agisce Mykolenko (reduce da buone prestazioni e gol con l'Everton), in mezzo al campo brilla la stellina di Sudakov, il miglior giocatore dell'Under 21 ucraina capace di arrivare in semifinale negli ultimi Europei di categoria sul quale c'è il forte interesse della Juve. Da tenere in debita considerazione anche l'esperto Yaremchuk, del Valencia, e il duo del Girona, Tsygankov-Dovbyk. Il primo è un esterno bravo palla al piede e fantasioso che ha già a referto 2 gol e 2 assist in questa Liga. Il secondo è l'ariete della squadra. Mancino, potente, capace di 7 reti in stagione: è a lui che Rebrov chiede quei gol che farebbero sognare un popolo e rispedirebbero 60 milioni di italiani nell'angoscia di poter mancare ancora l'appuntamento con un grande torneo.
