#TuttiACardiff: 'La nostra carovana da Londra, poi birra, freccette e... Skype'
A quattro giorni dalla finale di Champions League, i tifosi bianconeri cominciano - ognuno a loro modo - il proprio avvicinamento a Cardiff. Una preparazione ricca di significati, soprattutto per il presidente di uno Juventus Club DOC, come il nostro amico Paolo Cannone di Viterbo. Lo abbiamo contattato per conoscere il suo programma, nella settimana calcisticamente più importante dell’anno. “Saremo circa una dozzina di soci a partire dall’aeroporto di Roma Fiumicino venerdì pomeriggio”, ci racconta: “Sarà un vero e proprio viaggio di club sullo stesso volo. Dormiremo a Londra, poi poi abbiamo affittato due automobili per arrivare a Cardiff la mattina dopo, faremo questa carovana fino al Champions Village. Ci incontreremo con alcuni amici di Torino e trascorreremo lì la giornata insieme ai membri di altri club del centro Italia. Come ammazzare il tempo prima di Juve-Real Madrid? Qualche birra, il panino tipico di Cardiff e sicuramente una sfida a freccette all’interno dei pub. I biglietti? Paradossalmente non ci sono state eccessive richieste, poi noi come al solito premiamo i soci più attivi”.
DA CARDIFF A VITERBO - Ansia da finale? Non proprio. “Io ci andrò perché mi ci hanno trascinato”, confessa un po’ a sorpresa Paolo: “Non ero neanche a Berlino nel 2015. In fondo in ogni stagione c'è quello che può essere definito il match dell'anno, il più sentito. Al di là della grande tifoseria, reputo che spendere molti soldi per una partita non sia mai una gran cosa. Non che mi dispiaccia andare, eh (ride, ndr). Al momento sono preso dai fattori organizzativi, più che dalla tensione per la finale. Ma tanto so bene che appena metterò piede in terra inglese, la mia mente sarà totalmente focalizzata sulla partita”. E per i soci che non avranno la possibilità di essere al Millennium Stadium? “Semplice: proiettore ad alta definizione ed impianto surround nella nostra sede, con l’immancabile pizza e birra. Noi poi ci collegheremo via Skype con il club, cercando di trasmettere le emozioni direttamente dal Galles”.
