Tutti i numeri del telefono di Di Marzio
Sono sempre sveglio. Non dormo mai. Mi spengo solo quando un aereo decolla e mi riaccendo (lo confesso) prima che le porte si riaprano. Se potessi, resterei acceso anche in volo. Anzi, ho letto che forse presto troveranno il modo per farmi collegare almeno ad internet tra le nuvole, allora sì che non avrò più paura di volare. Cambio musica spesso, scelgo soprattutto l'hit dell'estate: se mi chiami adesso, sentirai "Love never felt so good" di Michael Jakcson e Justin Timberlake, un po' come fosse il campanello da suonare per entrare in casa mia.
Ho tanti amici, qualche nemico, ma penso che in tanti vorrebbero accarezzarmi anche solo per qualche minuto, magari per sbirciarne la rubrica. Ho circa tremila numeri, non li ho mai contati veramente, ormai sono la mia seconda famiglia: ci sono presidenti (ma non ho quelli di Berlusconi e Agnelli), direttori sportivi, allenatori (ho Allegri ma non Garcia, Conte ma non Ancelotti), giocatori attuali ed ex (non ho mai cancellato la mail di Borgonovo), ovviamente agenti. E poi cugini, autisti, tassisti, vicini di casa, amici degli amici, tutti i contatti possibili e immaginabili (anche negli aeroporti) che siano in grado di fornire al mio proprietario gli strumenti ideali per fare al meglio il suo lavoro. Cercare notizie. Se mi rompo, sono guai. Se mi perdo, chiameranno l'Fbi.
Ho un vetro supplementare per proteggermi quando cado per terra, quindi se scivolo dalle mani al massimo mi faccio qualche graffio. E capita spesso, vista l'imprudenza di chi mi custodisce tra le sue dita. Dovrei starmene al mio posto in macchina, seduto vicino all'accendisigari. Invece no, viaggio sempre in piedi, con il volante alla sinistra e le raccomandazioni inascoltate dei passeggeri che mi invitano a starmene buono almeno in autostrada. Lo prometto, cercherò di migliorare. Mando un centinaio di sms al giorno, uso Whatsapp come fosse una droga, ho diverse chat di gruppo per condividere idee e spunti, soprattutto con Sky e con i ragazzi che vogliono diventare giornalisti da grandi, quante risate.
Scatto tante foto, mi piace farne in campo prima delle partite di calcio per immortalare facce e sguardi di chi magari vedo solo da lontano. E giro anche video, i più preziosi sono quelli raccolti in Brasile, ai Mondiali, tra i tifosi che cantavano sulle spiagge di Copacabana, un'emozione unica esserci. Duro poco, non fraintendetemi eh. Ho una resistenza di qualche ora, non più di cinque, soprattutto quando sono collegato perennemente sul web, ecco perché aspetto sempre nuovi modelli che migliorino le prestazioni.
Mi arrangio così, visto che parecchi chiedono come faccio a non svenire mai: tre, quattro cover nere che mi fanno da cappottini e contemporaneamente mi ricaricano, due supporti esterni che vengono dovunque con me e assicurandomi energia anche per tre pieni di benzina. Mi scaldo sempre, anche troppo. Penso di avere la febbre soprattutto d'estate e dopo capodanno, devo ancora capire il perché. Resto solo davvero poco, forse vorrei avere un po' di tempo davvero per me. Gli unici momenti in cui posso respirare e fermarmi a pensare sono quando c'è una temperatura troppo alta (in sauna...) o sotto l'acqua, anche se adesso hanno inventato un costume tutto per me in modo da fare il bagno e i selfie in profondità. Ancora non mi è stato regalato, pazienza.
Ho un cuore anch'io, sono burbero ma dolce, è difficile che chiuda la conversazione all'improvviso e malamente, capita spesso solo in treno perché salta il segnale. Fondamentalmente vi voglio bene anche se non vi conosco, perché so che mi guardate come simpatia. E magari presto ci incontreremo. Ah dimenticavo, ma l'avrete capito: sono il telefonino di Gianluca Di Marzio, piacere. Finalmente qualcuno ha fatto parlare anche me.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
COMMENTA L'ALERT E FAI UNA DOMANDA! GIANLUCA DI MARZIO RISPONDERA' ALLE PIU' INTERESSANTI! #DIMARZIOALERT
