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    Turrini a CM: 'Verstappen campione, ma aveva già il titolo in tasca. Ferrari, ormai Binotto somiglia ad Allegri'

    Turrini a CM: 'Verstappen campione, ma aveva già il titolo in tasca. Ferrari, ormai Binotto somiglia ad Allegri'

    • Daniela Bertoni
      Daniela Bertoni
    Caro Leo Turrini, in Giappone hanno fatto tutto per far vincere matematicamente il mondiale a Verstappen…
    “Beh, non esageriamo. Max ce l’aveva in tasca da un pezzo, il titolo”.

    Sì, ma stavolta la penalità a Leclerc è stata inflitta in tempo reale, per il taglio della chicane in extremis!
    “Conviene essere onesti tra noi. Dopo Singapore avevo detto che era assurdo che ci volessero ore per decidere una sanzione, in quel caso a carico di Perez. Stavolta Carletto purtroppo la chicane l’aveva tagliata, anche se capisco la furiosa reazione di Binotto nel dopo gara da Maranello”.

    Quindi è giusto così?
    “È giusto che Verstappen sia ancora il campione. È un Fenomeno e l’ha dimostrato anche a Suzuka. Guarda, al via nel diluvio la sua difesa all’esterno su Leclerc è stata semplicemente fantastica. Questo olandese appartiene alla cerchia ristretta dei fuoriclasse assoluti, in stile Senna e Schumi”.

    La Ferrari ha fatto abbastanza per contrastarlo, non dico a Suzuka ma in generale?
    “Purtroppo solo a tratti. Fino a luglio inoltrato la Rossa è stata sempre competitiva. Dopo purtroppo no. La cosa buona in assoluto è il valore di Leclerc, in Giappone è stato commovente nella difesa su Perez, a parte l’episodio finale”.

    Il pilota c’è.
    “Sicuro”.

    E cosa ti aspetti dalla annunciata comunicazione Fia sul tetto alle spese.
    “Boh”.

    Come boh?
    “Insomma, il budget cap in F1 è stato scritto coi piedi, un po’ come il Fair Play finanziario della UEFA. Come fai a smascherare i furbetti del quartierino, leggi Red Bull nel caso nostro, stanno al tavolo con chi mette nero su bianco le regole?”.

    Chissà che ne pensa John Elkann, il presidente del Cavallino.
    “Speriamo ci pensi, cosa vuoi che ti dica”.

    Intanto non è che per l’altra proprietà degli Agnelli Elkann le cose si stiano mettendo bene…
    “Per la disperazione di Arrivabene, ormai Allegri comincia a somigliare a Binotto”.

    In che senso?
    “L’allenatore è diventato un bersaglio mobile. Aggiungi che se le cerca pure, le prese in giro”.

    Cioè?
    “Se dici che vorresti vedere come se la caverebbe il Milan con tante assenze e poi affronti i rossoneri senza un sacco di titolari e alla fine fai quella figura lì, via, un bel tacer non fu mai scritto”.

    Per la Juve la stagione è andata?
    “Non ancora, non del tutto. Tieni presente che Di Maria è un giocatore fondamentale. Invece di gente come Paredes si poteva tranquillamente fare a meno”.

    E l’Inter?
    “Mi ha sorpreso, non è che offra uno spettacolo sontuoso ma se non altro di nuovo si esprime da squadra. Meglio per noi tifosi e naturalmente per Inzaghi. Però…”

    Però?
    “Però voglio vedere se Spalletti perde lo scudetto con questo Napoli”.

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