Redazione Calciomercato
Turrini a CM: 'Lollobrigida eccellenza di nicchia, senza De Ligt era oro. Lippi, il curling e i cinesi...'
“Sì, grazie a Francesca Lollobrigida, una bravissima attrice del pattinaggio veloce. Tra l’altro è imparentata alla lontana con la celebre star del cinema dei nostri nonni, la Lollo maggiorata”.
In Italia tutto si tiene.
“Scherzi a parte, Francesca è la testimonial di un piccolo sport di nicchia. Sai, noi talvolta ignoriamo le eccellenze sparse nei tanti angoli del nostro Bel Paese. Invece dovremmo imparare ad essere meno pessimisti. E vuoi sapere una cosa in più?”.
Prego.
“Se non era per De Ligt, lo juventino, ci poteva scappare anche l’oro”.
Cosa c’entra De Ligt?
“Irene Schouten, l’olandese che ha battuto di un niente Francesca, con il difensore bianconero è sul podio della popolarità nei Paesi Bassi. Lei terza, lo juventino secondo. Si conoscono e si stimano molto. Indovina chi è il primo, in quella classifica”.
Vabbè, Max Verstappen.
“Lui, l’asso della Red Bull. Il ribelle che in circostanze estreme ha detronizzato il monarca Lewis Hamilton. Anche il campione del mondo di Formula Uno, come De Ligt, adora il pattinaggio veloce, che in Olanda è una religione. Per questo l’argento di Francesca Lollobrigida è qualcosa di straordinario”.
Forse questa Olimpiade cinese ci farà scoprire un’Italia ignota e ignorata.
“Anche. Prendi quella coppia mista del curling, Amos Mosaner e Stefania Constantini. Con quella specie di zucca sul ghiaccio si stanno avvicinando alla zona delle medaglie. E siamo già un modello di esportazione”.
Nel curling?
“Esatto. I cinesi hanno voluto un allenatore italiano, Marco Mariani, un cortinese”.
Avevano fatto la stessa cosa con Lippi nel calcio.
“Ah, ti racconto questa, me l’ha narrata proprio Lippi. Ad un certo punto Marcello viene nominato ct della Cina. Gli dicono che entro il 2035 vogliono vincere i mondiali di calcio. Lui fa notare che sì, insomma, non è una cosa semplice ma cercherà di dare una mano, hai visto mai. Dopo di che il potentissimo Xi Jinping, l’erede di Mao e Deng, viene in visita di Stato in Italia. Grande ricevimento, ci sono tutti gli alti papaveri del governo, del parlamento, dell’economia eccetera. Tutti ovviamente in fila per stringere la mano al numero uno della Cina. Solo che…”
Solo che?
“Xi si accorge che tra gli invitati c’è anche Lippi, dunque ignora tutti i presenti, presidenti e ministri compresi, attraversa la sala, va a salutare Marcello e si mette a parlare di un centravanti di Shanghai. Morale banale: alla fine, sempre di calcio ci dobbiamo occupare”.
A proposito: e il derby della Madonnina?
“Eh, ci sono i cinesi di mezzo anche lì. Mettiamo in sottofondo “Brividi”, la più bella canzone del Festival. E godiamoci lo spettacolo”.