Turrini a CM: 'E' tornata la Nazionale Rossa, Binotto unico interista felice. Leclerc detesta Verstappen. La Juve...'
“Beh, allora speriamo sia d’esempio alla Nazionale Azzurra! Un altro mondiale senza Italia sarebbe insopportabile”.
Ti aspettavi l’uno/due di Leclerc e Sainz tra le dune di Sakhir?
“Per niente”.
Viva la sincerità.
“Ovviamente ci speravo, come tutti i tifosi del Cavallino. Ma oltre due anni di cocenti delusioni mi avevano reso scettico. Mettiamola così: la primavera è arrivata a Maranello con un giorno di anticipo sul calendario, ieri era il 20 marzo. Ma dopo un inverno biennale”
Magari adesso Crozza smetterà di prendere in giro Binotto.
“Io invece spero continui, la satira non è mai un nemico. Piuttosto Binotto merita un riconoscimento, preceduto da una premessa doverosa”.
Vai con la premessa.
“Era la prima gara. Ce ne saranno altre venti e passa. Però di sicuro Binotto ha mantenuto la promessa. Aveva dato appuntamento al 2022 e in Bahrain la Ferrari aveva la miglior macchina, il miglior motore, il miglior assetto, la migliore aerodinamica. E perfetta è stata la gestione ai box”.
In più c’è Leclerc.
“Guarda, Carletto ha mandato giù tanti di quei rospi! Devi sapere che il monegasco detesta Verstappen da quando erano rivali nei kart. Non aver potuto lottare con l’olandese ad armi pari per un periodo così lungo, insomma, per Leclerc è stato un tormento ulteriore. Voleva essere lui a porre fine alla dittatura di Hamilton e invece il destino ha deciso diversamente. Adesso il ferrarista di Montecarlo pretende la rivincita e avrai notato con quanta ferocia si è difeso dagli assalti del campione del mondo”.
Mentre Hamilton era lontano.
“Dal 2014 in poi, da quando la F1 ha scommesso sull’ibrido, Mercedes mai era partita così piano. Questo è un dato di fatto. Ma Lewis, a parte la beffa di Abu Dhabi, è un uomo fortunato, vedi podio di ieri. Troppo presto per darlo per battuto. E il discorso vale anche per Verstappen”.
Domenica si corre di nuovo, in Arabia Saudita.
“Meglio, così vediamo se scatta l’effetto Bearzot”.
Prego?
“Fino alla vigilia del Mundial del 1982, il ct azzurro era vilipeso, spernacchiato, deriso. Poi la partita con l’Argentina cambiò tutto. Il Bahrain può essere la svolta di Binotto, che ha in Leclerc il suo Paolo Rossi e in Sainz il suo Ciccio Graziani. Di sicuro, in questo momento Binotto è l’unico interista felice”.
Tu mica tanto.
“Per me la corsa scudetto della Beneamata è finita”.
Addirittura.
“L’Inter è come un rubinetto che sgocciola da due mesi. L’idraulico, cioè Simone Inzaghi, non riesce a ripararlo. Ha fatto più punti Bottas con l’Alfa nel deserto di Inzaghino in sette partite. Ma per favore! Io ti ho detto due mesi che la Juve restava la mia favorita per il titolo e mi sono preso dello scemo. Ovviamente confermo tutto”.
di Daniela Bertoni