Tunjov, dall'Estonia alla rinascita di Zemanlandia a Pescara: il record in Europa e la legge dell'ex
IL RITORNO DI ZEMANLANDIA - L'ultimo successo, per 2-1, è arrivato proprio contro la SPAL, grazie alla vecchia conoscenza estense Georgi Tunjov. Dieci i gol messi a segno dai biancoazzurri nelle ultime cinque, una media di due a partita, e sei subiti: il ritorno di Zemanlandia e in Abruzzo tornano a sognare la promozione diretta, dopo la delusione patita nei playoff dell'anno passato contro il Foggia, dove il regno del Boemo è nato.
LA CURA DEL BOEMO: FINALMENTE TUNJOV - Tre di questi gol, decisivi per il risultato finale, contro Arezzo, Gubbio e ferraresi appunto, nei quali l'estone classe 2001 era approdato ad appena 17 anni, prelevato dalla Primavera degli estensi dal Jalgpalliklubi Narva Trans, il club di Narva dove il centrocampista è nato e cresciuto come calciatore, portano proprio la firma di Tunjov, rigenerato dalla cura del tecnico di Praga: sbocciato come un fiore grazie al calcio totale di Zeman, nel quale un interprete moderno con fisico da corazziere può esaltarsi, soprattutto sotto rete.
DALLA SERIE A E IL MILAN ALLA CARRARESE - Eppure per Georgi "il testardo" gli ultimi anni non erano stati semplici: la parabola discendente della SPAL lo ha portato dall'esordio in Serie A, lanciato da Leonardo Semplici a 18 anni nella trasferta di Roma persa per 3-1 nel dicembre 2019, subentrato a Felipe, e dal debutto in Coppa Italia contro il Milan, oltre che dalla convocazione in prima squadra ad opera di Gigi Di Biagio, al poco spazio in Serie B e al prestito alla Carrarese, prima dell'occasione Pescara, che lo rileva e gli concede fiducia.
IL RECORD DI PRECOCITA' E IL NO AI CLUB EUROPEI - Carattere Tunjov ne ha sempre avuto: ha cominciato a giocare a pallone a soli 3 anni e nel club di casa, il Narva, ha bruciato le tappe, venendo corteggiato anche da diversi club europei, rifiutati perché la volontà era quella di diventare prima grande in patria. A neppure 16 anni, 15 anni e 3 mesi, esordisce in Premium Liiga, diventando uno dei calciatori più giovani di tutta Europa ad aver esordito in un campionato professionistico, poi arriva la convocazione in nazionale maggiore e soprattutto la chiamata irrinunciabile dall'Italia. dove si trasferisce per 50mila euro.
IL RUOLO E LA NOBILTA' ESTONE - Mezzala box to box, tecnico e potente, predilige gli inserimenti offensivi ed è dotato di un buon piede e di grande duttilità, anche se nel Pescara gioca prevalentemente sulla sinistra: nato nella parte nord-est dell'Estonia, tra la capitale Tallin e San Pietroburgo, il suo club rappresenta la nobiltà estone, visto che è uno dei due mai retrocessi nella storia, assieme al Flora Tallin. E' il tecnico Adyam Kuzyaevcon a credere in lui e a raggiungere inaspettatamente i preliminari di Europa League.
DALL'U 17 CON STREFEZZA ALL'INTERESSE DEI CLUB DI A - A Ferrara esordisce nell'Under 17 di Perinelli, prima di passare nella Primavera di Cottafava prima e Fiasconi poi, in una formazione che porta alla ribalta talenti come Cuellar e Strefezza. Ora la prima stagione da protagonista nei "pro": con lui Zeman e il Pescara sognano quella Serie B che sull'Adriatico manca ormai da troppo, mentre l'attenzione di diversi club di Serie A si è posata su di lui.
@AleDigio89