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  • Tunjov, dall'Estonia alla rinascita di Zemanlandia a Pescara: il record in Europa e la legge dell'ex

    Tunjov, dall'Estonia alla rinascita di Zemanlandia a Pescara: il record in Europa e la legge dell'ex

    • Alessandro Di Gioia
    La legge dell'ex colpisce ancora, al Mazza di Ferrara. Non c'è solo la clamorosa sorpresa Torres a fare la voce grossa nel Girone B di Serie C: il Pescara dell'eterno Zdenek Zeman, dopo il pareggio del Curi contro il Perugia alla seconda giornata, ha infilato quattro vittorie di fila che hanno portato il Delfino ad essere la seconda forza del raggruppamento, con 16 punti realizzati, a -5 dalla capolista sarda ma con una gara giocata in meno. 

    IL RITORNO DI ZEMANLANDIA
    - L'ultimo successo, per 2-1, è arrivato proprio contro la SPAL, grazie alla vecchia conoscenza estense Georgi Tunjov. Dieci i gol messi a segno dai biancoazzurri nelle ultime cinque, una media di due a partita, e sei subiti: il ritorno di Zemanlandia e in Abruzzo tornano a sognare la promozione diretta, dopo la delusione patita nei playoff dell'anno passato contro il Foggia, dove il regno del Boemo è nato.

    LA CURA DEL BOEMO: FINALMENTE TUNJOV - Tre di questi gol, decisivi per il risultato finale, contro Arezzo, Gubbio e ferraresi appunto, nei quali l'estone classe 2001 era approdato ad appena 17 anni, prelevato dalla Primavera degli estensi dal Jalgpalliklubi Narva Trans, il club di Narva dove il centrocampista è nato e cresciuto come calciatore, portano proprio la firma di Tunjov, rigenerato dalla cura del tecnico di Praga: sbocciato come un fiore grazie al calcio totale di Zeman, nel quale un interprete moderno con fisico da corazziere può esaltarsi, soprattutto sotto rete.

    DALLA SERIE A E IL MILAN ALLA CARRARESE - Eppure per Georgi "il testardo" gli ultimi anni non erano stati semplici: la parabola discendente della SPAL lo ha portato dall'esordio in Serie A, lanciato da Leonardo Semplici a 18 anni nella trasferta di Roma persa per 3-1 nel dicembre 2019, subentrato a Felipe, e dal debutto in Coppa Italia contro il Milan, oltre che dalla convocazione in prima squadra ad opera di Gigi Di Biagio, al poco spazio in Serie B e al prestito alla Carrarese, prima dell'occasione Pescara, che lo rileva e gli concede fiducia.

    IL RECORD DI PRECOCITA' E IL NO AI CLUB EUROPEI - Carattere Tunjov ne ha sempre avuto: ha cominciato a giocare a pallone a soli 3 anni e nel club di casa, il Narva, ha bruciato le tappe, venendo corteggiato anche da diversi club europei, rifiutati perché la volontà era quella di diventare prima grande in patria. A neppure 16 anni, 15 anni e 3 mesi, esordisce in Premium Liiga, diventando uno dei calciatori più giovani di tutta Europa ad aver esordito in un campionato professionistico, poi arriva la convocazione in nazionale maggiore e soprattutto la chiamata irrinunciabile dall'Italia. dove si trasferisce per 50mila euro.

    IL RUOLO E LA NOBILTA' ESTONE - Mezzala box to box, tecnico e potente, predilige gli inserimenti offensivi ed è dotato di un buon piede e di grande duttilità, anche se nel Pescara gioca prevalentemente sulla sinistra: nato nella parte nord-est dell'Estonia, tra la capitale Tallin e San Pietroburgo, il suo club rappresenta la nobiltà estone, visto che è uno dei due mai retrocessi nella storia, assieme al Flora Tallin. E' il tecnico Adyam Kuzyaevcon a credere in lui e a raggiungere inaspettatamente i preliminari di Europa League. 

    DALL'U 17 CON STREFEZZA ALL'INTERESSE DEI CLUB DI A - A Ferrara esordisce nell'Under 17 di Perinelli, prima di passare nella Primavera di Cottafava prima e Fiasconi poi, in una formazione che porta alla ribalta talenti come Cuellar e Strefezza. Ora la prima stagione da protagonista nei "pro": con lui Zeman e il Pescara sognano quella Serie B che sull'Adriatico manca ormai da troppo, mentre l'attenzione di diversi club di Serie A si è posata su di lui.

    @AleDigio89

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