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    Agitato, razionale, ammonito e assistman: com’è andata la prima di Tudor da allenatore della Juventus

    Agitato, razionale, ammonito e assistman: com’è andata la prima di Tudor da allenatore della Juventus

    • Simone Gervasio
    Nuovo allenatore e nuova vita per la Juventus che, nella prima con Igor Tudor in panchina, torna alla vittoria. Lo fa con un 1-0 marchiato da una prodezza di Yildiz, una delle tante scelte azzeccate dal croato che già dalla prima ha voluto cambiare le cose e rompere in maniera definitiva con la gestione Thiago Motta. Partecipe, carico e super motivato, l’ex Lazio e Marsiglia è stato protagonista della gara – entrando anche nel goal – e si è tolto la prima soddisfazione da quando è in carica.

    I CAMBIAMENTI – Ma andiamo con ordine e ripercorriamo tutta la sua prima partita da allenatore della Juventus. Alla vigilia era stato già celebrato dai tifosi bianconeri che gli avevano tributato un omaggio sotto alla sua camera del ritiro pre gara. Cori ed applausi fuori dal J Hotel, il modo migliore per caricarlo ancor di più e fargli sentire la vicinanza del popolo juventino. Ovazione per l’ex difensore che è poi continuata nella giornata di oggi, quella della gara. La Juventus è stata accolta da centinaia di tifosi fuori dallo stadio, un ambiente molto diverso rispetto a quello di sole poche settimane fa. Tudor è entrato in campo subito dopo la squadra quando questa si è riversata sul prato verde per riscaldarsi in vista del match. L'allenatore era insieme ai giocatori nel tunnel ed ha seguito da vicino tutto il riscaldamento. Anche in questo caso ha senso parlare di rottura rispetto al passato: tutti i giocatori e non solo i titolari poi hanno partecipato ai preparativi pre Genoa. L’undici scelto infine l’ha premiato. Nico Gonzalez a tutta fascia – ruolo nel quale era esploso a Stoccarda – ha disputato una delle sue partite migliori della stagione, la difesa a 3 ha retto, concedendo poco. Vlahovic si è mosso bene anche se non ha inciso sotto porta. Unica nota stonata quel Koopmeiners che è parso anche oggi spento mentre Yildiz, ormai relegato a panchinaro e riportato ora al centro del progetto, ha dispensato giocate d'alta scuola e deciso il match.

    I TIFOSI – Idolo di casa, Tudor è stato osannato dai suoi tifosi. Prima di Juventus-Genoa, la Curva Sud aveva emanato un comunicato nel quale faceva sapere che sarebbe tornata a fornire il pieno sostegno nei confronti della squadra dopo le tensioni e le contestazioni dell'ultimo periodo. “Con l'arrivo di mister Tudor, uomo vero in campo e fuori, il vento avverso soffiato fino ad ora può cambiare. Ci auguriamo che da oggi l'attaccamento a questa maglia e a questi colori che noi tanto amiamo si riesca a percepire anche da voi che fino ad ora l'avete solo indossata senza capirne il peso e lasciandoci increduli. Da oggi, con Juve-Genoa, torneremo a sostenervi e la Curva Sud tornerà ad essere il 12° uomo", si leggeva. Allo Stadium poi ha fatto capolino, in Curva Sud, uno striscione: "Benvenuto Igor Tudor", insieme a un altro che recitava "Bentornato a casa Igor". L'allenatore croato ha apprezzato e salutato i tifosi.

    LA GARA – Come detto, Tudor è stato un leone in gabbia per tutti i 90’. Ha seguito passo dopo passo i movimenti dei suoi, spronando i giocatori e indicando dove dovessero spostarsi per far male alla squadra di Vieira. “Più avanti, più avanti”, questo il mantra ripetuto allo sfinimento per spiegare come i giocatori dovessero avanzare e cercare le giocate verso la porta di Leali, senza tornare sempre indietro o indugiare in un asettico possesso palla. Anche questa un cambio di strategia rispetto al passato. È però al 26’ che Tudor si dimostra davvero protagonista, anche nei fatti. È lui che fornisce “l’assist” a Yildiz per la rete. La palla infatti finisce fuori dal campo, nelle sue vicinanze. L’allenatore la raccoglie e la consegna a Koopmeiners, velocizzando molto il gioco. L’olandese la gioca, servendo il turco che fa 1-0. Il resto della gara lo vede impegnato a seguire i suoi e battagliare con i direttori di gara. Al 40’ deve intervenire il quarto ufficiale, Ayroldi, a riportarlo nella propria area dopo esserne uscito e non di poco. Nel secondo tempo il croato viene anche ammonito per proteste. Al triplice fischio infine può esplodere di gioia e festeggiare la vittoria e i tre punti, il primo passo nella missione riconferma.

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    Utente vxl 619616
    Utente vxl 619616

    Per me il gol della juve doveva essere annullato. Tudor, che vorrei ricordare fa l'allenatore, pr...

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