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Tudor, nuovi indizi portano al Besiktas: come cambia il futuro di Garcia al Napoli
Se tre indizi fanno una prova, allora l’ipotesi che Igor Tudor possa diventare molto presto il nuovo allenatore del Besiktas e far così decadere un'opzione seria per quella del Napoli inizia ad assumere contorni decisamente più concreti. Quello più fresco in ordine di tempo è l’inserimento nello staff da parte del club turco del collaboratore tecnico Hari Vukas e del preparatore atletico Toni Modric, che negli ultimi due anni hanno sempre lavorato a braccetto con l’allenatore croato, attualmente svincolato dopo la conclusione della sua esperienza alla guida dell’Olympique Marsiglia. Un segnale che viene letto come un imminente annuncio del ritorno in Turchia dell’ex giocatore della Juventus dopo le precedenti e poco fortunate esperienze alla guida del Karabukspor e del Galatasaray.
LA TURCHIA Lo ATTENDE - Il Besiktas sta attraversando un momento di grande difficoltà, già battuto due volte in campionato e distante 6 punti dai campioni in carica e 8 dalla capolista Fenerbahce e reduce pure da una clamorosa sconfitta interna in Conference League per mano del Lugano che ha scatenato la contestazione dei tifosi e l’esonero di Senol Gunes per fare spazio alla soluzione ad interim rappresentata da Burak Yilmaz. Da giorni la pista che porta a Tudor si è scaldata tantissimo, perché rispetto alle precedenti esperienze nel campionato turco l’allenatore nativo di Spalato è cresciuto molto attraverso le sue esperienze alla guida di Udinese, Verona e Marsiglia e perché il Napoli, la principale alternativa rispetto allo sbarco sul Bosforo, ha perso progressivamente consistenza. Il presidente De Laurentiis, che ha sempre posto in cima alle sue preferenze il nome di Antonio Conte in caso di esonero di Rudi Garcia, non ha raggiunto la soluzione desiderata per rompere l’empasse che regna sovrana in casa azzurra e i piani B (tra cui Tudor) non sono stati perseguiti con particolare determinazione.
GARCIA, ORA CHE SUCCEDE? LE ULTIME
GARCIA A TEMPO - La fiducia tra il presidente ed il successore di Spalletti alla guida del Napoli è indubbiamente compromessa o comunque fortemente minata dai risultati non troppo convincenti conseguiti nei primi tre mesi di lavoro, da un rapporto molto complicato con diversi elementi di peso dello spogliatoio (Osimhen e Kvaratskhelia su tutti) e dalle recenti dichiarazioni dello stesso De Laurentiis, che non ha escluso provvedimenti drastici nel caso in cui nel prossimo ciclo di partite - a partire dal trittico Verona-Union Berlino-Milan - non si vedessero segnali di svolta. Garcia si è legato al Napoli fino all’estate del 2025 e percepisce un ingaggio di 2,8-3 milioni di euro più bonus, ma nel contratto è prevista una clausola che consente al club partenopeo di interrompere anticipatamente il rapporto a fronte del pagamento di una penale pari ad un anno di stipendio. Il sogno Conte resta dunque un’eventualità per la prossima stagione, salvo clamorosi ribaltoni, con Tudor sempre più idea remota. Se tre indizi fanno una prova…
LA TURCHIA Lo ATTENDE - Il Besiktas sta attraversando un momento di grande difficoltà, già battuto due volte in campionato e distante 6 punti dai campioni in carica e 8 dalla capolista Fenerbahce e reduce pure da una clamorosa sconfitta interna in Conference League per mano del Lugano che ha scatenato la contestazione dei tifosi e l’esonero di Senol Gunes per fare spazio alla soluzione ad interim rappresentata da Burak Yilmaz. Da giorni la pista che porta a Tudor si è scaldata tantissimo, perché rispetto alle precedenti esperienze nel campionato turco l’allenatore nativo di Spalato è cresciuto molto attraverso le sue esperienze alla guida di Udinese, Verona e Marsiglia e perché il Napoli, la principale alternativa rispetto allo sbarco sul Bosforo, ha perso progressivamente consistenza. Il presidente De Laurentiis, che ha sempre posto in cima alle sue preferenze il nome di Antonio Conte in caso di esonero di Rudi Garcia, non ha raggiunto la soluzione desiderata per rompere l’empasse che regna sovrana in casa azzurra e i piani B (tra cui Tudor) non sono stati perseguiti con particolare determinazione.
GARCIA, ORA CHE SUCCEDE? LE ULTIME
GARCIA A TEMPO - La fiducia tra il presidente ed il successore di Spalletti alla guida del Napoli è indubbiamente compromessa o comunque fortemente minata dai risultati non troppo convincenti conseguiti nei primi tre mesi di lavoro, da un rapporto molto complicato con diversi elementi di peso dello spogliatoio (Osimhen e Kvaratskhelia su tutti) e dalle recenti dichiarazioni dello stesso De Laurentiis, che non ha escluso provvedimenti drastici nel caso in cui nel prossimo ciclo di partite - a partire dal trittico Verona-Union Berlino-Milan - non si vedessero segnali di svolta. Garcia si è legato al Napoli fino all’estate del 2025 e percepisce un ingaggio di 2,8-3 milioni di euro più bonus, ma nel contratto è prevista una clausola che consente al club partenopeo di interrompere anticipatamente il rapporto a fronte del pagamento di una penale pari ad un anno di stipendio. Il sogno Conte resta dunque un’eventualità per la prossima stagione, salvo clamorosi ribaltoni, con Tudor sempre più idea remota. Se tre indizi fanno una prova…