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Troppa politica per Ceferin: giro elettorale per la Serbia a inaugurare stadi col presidente
Il presidente dell'Uefa è stato in Serbia nei giorni scorsi, ufficialmente per presenziare alla gara fra la nazionale di casa e quella bulgara, giocata ieri sera e terminata con un pareggio (2-2) che ha dato alla squadra allenata dal commissario tecnico Dragan Stojkovic la qualificazione alla fase finale degli Europei. Ma come riferiscono i media serbi, Ćeferin ha presenziato anche all'inaugurazione di due dei tre stadi presso i quali Vučić ha fatto tappa durante lo scorso weekend, quelli di Zaječar e Leskovac.
Non ha fatto in tempo a esserci pure a Loznica, ma pazienza. In compenso, è stata segnalata la presenza a una delle inaugurazioni da parte di Zoran Janković, sindaco di Lubiana e dunque connazionale di Ćeferin. A fare cosa? Mistero.
I due presidenti hanno certificato che i nuovi impianti rispettano gli standard Uefa, ciò di cui le comunità locali dovrebbero andare orgogliose. Ma quale effettivamente sia stata la presenza delle medesime comunità locali alle inaugurazioni, non è facile da decifrare. Le cronache riferiscono che a popolare le celebrazioni fossero soprattutto militanti del Partito progressista serbo, la formazione del presidente Vučić, che è stato circondato anche da manifestazioni canore e artistiche tali da far ricordare a qualcuno i modi del vecchio stato comunista. C'è stato invece chi ha raccolto le lamentele di cittadini rimasti anonimi e pronti a stigmatizzare che quelle comunità avrebbero bisogno di ben altro, rispetto agli stadi. Ma si sa, il calcio è un infallibile strumento di propaganda. E non è da tutti portarsi dietro un presidente Uefa che fa endorsement.