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    Trajkovski a CM un anno dopo il gol all'Italia: 'L'ho salvato sul cellulare per rivederlo. Sono pronto per tornare in A'

    Trajkovski a CM un anno dopo il gol all'Italia: 'L'ho salvato sul cellulare per rivederlo. Sono pronto per tornare in A'

    • Francesco Guerrieri
    24 marzo 2022 - 24 marzo 2023, un tuffo nel passato. Italia-Macedonia 0-1, Azzurri fuori dal Mondiale. Quel destro di Aleksandar Trajkovski all'angolino affonda un Paese intero. Oggi, un anno fa. Sembra ieri. Un mix di rabbia e delusione, difficile da digerire. Dall'altra parte hanno trovato una vittoria storica, firmata dall'ex attaccante del Palermo che a distanza di un anno ci racconta quella serata: "Dopo qualche giorno di frenesia ed entusiasmo sono tornato alla vita normale e mi sono concentrato sul mio club".

    Ti è capitato di rivedere quel gol?
    "Sì. Ce l'ho sul cellulare e ogni tanto me lo riguardo".

    Che ricordi hai di quel giorno?
    "Ho ancora nella testa tutte le emozioni vissute. Pensate che dopo la partita mi si era bloccato il telefono per quanti messaggi mi arrivavano. Ci ho messo 5 giorni per rispondere a tutti".

    Sul tuo profilo Instagram ci sono le foto dell'esultanza di quella sera fissate in alto.
    "Certo, stanno lì e non si toccano. Per sostituirle dovrebbe succedere qualcosa di clamoroso, ma non ho idea di cosa potrebbe capitare di così importante. E comunque penso che una rimarrà per sempre".

    E' più la soddisfazione per aver eliminato l'Italia o il rimpianto per essere usciti col Portogallo, allo step finale prima dell'accesso al Mondiale?
    "Forse il rammarico per la sconfitta col Portogallo. Non sono mai andato così vicino a un Mondiale, dopo quella partita mi stavo davvero male".

    Prima ancora, nel 2017, ci avevi mandato agli spareggi con la Svezia.
    "Sì, ricordo. E occhio che ora siamo ancora nello stesso girone per le qualificazioni all'Europeo. C'è sempre un Italia-Macedonia, è incredibile. Stavolta spero non si giochi a Palermo".

    Il 9 settembre si gioca l'andata in casa vostra.
    "La sto aspettando. Quando affronto l'Italia provo sempre grandi emozioni, e ultimamente mi ha portato bene".

    Quattro anni in rosanero dal 2015 al 2019, cosa ti porti dietro da quell'esperienza?
    "Tanti amici che ho conosciuto lì, il posto dove è anche nato mio figlio. E' stato uno step importante per la mia carriera, l'esperienza più bella".

    Dopo il gol dell'anno scorso che ti hanno detto i tifosi rosanero?
    "Mi hanno scritto tantissimi messaggi. Alcuni dicevano brutte cose, altri mi hanno fatto i complimenti. Credo che, per quanto tristi per quanto successo, fossero sinceramente felici che abbia segnato io".

    Con Nestorovski a Palermo facevate coppia fissa.
    "Con Nesto giochiamo insieme da quando eravamo in Under 21, a Palermo è arrivato l'anno dopo di me ma stavamo sempre insieme. Sono contento che dopo qualche anno sia anche tornato in nazionale".

    Che ricordo hai di Zamparini?
    "Avevamo un bel rapporto, la notizia della sua morte mi ha rattristato molto. Prima delle partite mi veniva sempre a parlare, aveva fiducia in me: 'Sei forte, ora devi dimostrarlo' mi diceva".

    Il primo anno a Palermo hai cambiato 6 allenatori.
    "E' vero, non avevo mai visto una cosa del genere in vita mia. Da giocatore devi abituarti alle idee di un allenatore, e cambiare ogni volta non è stato facile. Alla fine però l'importante era rimanere in Serie A, e ci siamo riusciti". 

    Il difensore più forte che hai affrontato?
    "Quando ho visto Bonucci, Barzagli e Chiellini davanti a me mi hanno impressionato, credo siano loro tre. Ricordo che ho provato a fare un pallonetto a Buffon e Barzagli l'ha salvata quasi sulla linea".

    Qual è secondo te il problema del calcio italiano?
    "E' difficile dirlo. Quando ero in Italia ho visto tanti giovani di qualità, ma forse nel frattempo è successo qualcosa che non so".

    Chi erano i giovani forti a Palermo?
    "La Gumina e Lo Faso. Quest'ultimo, in particolare, aveva grandi qualità ma non le sfruttava come avrebbe dovuto".

    Ti piacerebbe tornare in Serie A?
    "Molto. A giugno mi scade il contratto con l'Al-Fayha e vedremo che offerte arriveranno, ho ricevuto qualche proposta dalla Serie B ma essendo extracomunitario non posso giocarci. Quando è fallito il Palermo c'è stata la possibilità di andare al Verona ma ho preferito il Maiorca".

    Come ti trovi in Arabia Saudita?
    "Sto qui da un anno e mezzo, pensavo che il livello fosse più basso".

    Il 9 aprile affronterete l'Al-Nassr di Cristiano Ronaldo.
    "Sono pronto ad affrontarlo, voglio prendermi la rivincita dopo la partita con le nazionali. Il suo arrivo ha acceso i riflettori sul calcio in Arabia, vogliono alzare il livello del campionato portando calciatori importanti. Vedrete che in estate arriverà qualcun'altro".

    @francGuerrieri 

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