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Gnonto: 'Grazie Inter, ma non è un'occasione persa. Temo Mancini, l'Italia coi giovani impari da lui'
TEMO MANCINI - "La verità? Provo la stessa sensazione. Mi ricordo quando ero piccolo all’Inter e lui allenava la prima squadra: era un idolo e non mi sarei mai aspettato di essere in Nazionale con lui"
GIOVANI - "Lui ha dato un segnale forte, sia con me che con altri giovani. Speriamo che lo seguano molti altri".
VIALLI - "Ha cercato subito di farmi sentire parte del gruppo e di darmi consigli: i momenti passati insieme e le sue parole resteranno sempre con me".
L'INTER - "Sarò sempre grato all’Inter, ma non la vedo come un’occasione persa. Ho dovuto fare una scelta, sono andato in Svizzera per giocare e penso di aver fatto quella giusta per me e la mia famiglia"
RETEGUI - "Non lo conoscevo tanto, ma se è arrivato vuol dire che ha delle qualità e secondo me ha bisogno di tempo per esprimerle".
SOGNO AZZURRO - "Mi sembra un sogno: vengo da Baveno e non mi sarei mai aspettato un giorno di arrivare in Premier o di ricevere complimenti da giocatori del genere. Vivo tutto con grande orgoglio e cerco sempre di impegnarmi per migliorare".
MONDIALI A CASA - "È stato strano, anche perché non ho avuto la fortuna di vedere tanti Mondiali con l’Italia. Però la nostra storia dice che dobbiamo esserci"
IMPARARE DALLA PREMIER - "Le strutture lì sono al top. E in Italia ci sono più pressioni, credo. A Leeds i giocatori vengono lasciati tranquilli"