#TottiDay, ciao Francesco! Dal '4 e a casa' allo scudetto, i momenti più belli
Angelo Taglieri
E' arrivato il giorno. Quel giorno. Quello che sembrava non dover arrivare mai, lontanissimo nel tempo e nell'immaginario dei tifosi, come lontanissimo è ormai il debutto, quando Vujadin Boskov decise di farlo scendere in campo il 23 marzo del 1993, 24 anni fa, contro il Brescia, subentrando a Rizzitelli sul due a zero giallorosso firmatoMihajlovic-Caniggia. Campione d'Italia con gli Allievi nel 1993, dove non era neanche il numero 10, perché quello che è diventato poi il suo numero, tatuato sulle spalle, era di Daniele Rossi, sfortunato compagno d'attacco del Pupone. Dal primo passo nello Stadio Rigamonti di Brescia, osservato dai più in maniera superficiale, all'ultimo, contro il Genoa, nel suo Olimpico, con gli occhi del mondo addosso. Nel mezzo momenti indimenticabili, che hanno scritto la storia della Roma. E oggi li riviviamo insieme (ne abbiamo premiati 10). Niente Nazionale, cucchiai a van der Saar capaci di abbattere il muro olandese o rigori australiani in un duello alla Sergio Leone, solo lui e la Roma, con gesti d'amore che ormai sono già ricordi. E' arrivato il giorno. Quel giorno.