Totti: 'Ho pensato di smettere'
Francesco Totti a cuore aperto. Il capitano della Roma rivela di aver meditato l'addio, dopo il calcione rifilato a Mario Balotelli. "Avevo pensato di smettere alla fine dello scorso campionato dopo quanto era successo, poi le persone a cui voglio bene mi hanno fatto cambiare idea. Ogni volta che succede qualcosa nei miei confronti vale 10 volte di più, mi sono chiesto tante volte il perché e mi sono risposto che succede perché alla fine sono un buono. Forse sto antipatico perchè sono romano, Quando c'è la passione è giusto andare avanti. Se la società mi è stata vicina? Sì". Su Balotelli. "Con Balotelli non ho più parlato, gli ho fatto le mie scuse pubblicamente e basta. Io gli ho stretto la mano la sera stessa delal finale di Coppa Italia, prima di salire sul palco, prima della premiazione, forse in tanti non se lo ricordano. A ma ha dato fastidio che se la sia presa con i romani, con il popolo, che abbia insultato Roma, perché se la prende solo con me, passi, ma quando tocca la gente non mi sta più bene".
Totti ha parlato anche della polemica a distanza con la Lega Nord: "Non rispondo a gente che non canta nemmeno l'inno nazionale. Ho sempre risposto che sono fiero di essere romano, l'ho sempre detto. Purtroppo ci sarà sempre invidia tra Roma e il Nord, però penso che dovrebbero pensare di più all'Italia rispetto a quello che dico o faccio io o i romani. Ci sono cose più importanti".
Il giallorosso non risparmia frecciate all'Inter. "Altre squadre sono più forti e hanno anche dei piccoli privilegi. L'Inter è tutelata. Da tutti".
Un pensiero alla nazionale. "Non ho visto molto le partite dell'Italia, perché ero in giro, però sinceramente non pensavo che uscisse al primo turno. È successo forse perché in tanti non erano in condizione ottimale. Con Totti? Forse sarebbe stato uguale, ma almeno sapevano con chi prendersela. Io avevo dato la mia disponibilità a Lippi, ma lui ha fatto altre scelte. Per me quello con l'Italia è un discorso chiuso, se ero vecchio l'anno scorso figuriamoci ora". Poi gli oriundi: "Non sono assolutamente favorevole. A me piacerebbe una squadra di italiani, senza oriundi, poi vediamo".