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    Totti e la gag su Messi: "Con Frau e Pivotto forse non avrebbe vinto..."

    Totti e la gag su Messi: "Con Frau e Pivotto forse non avrebbe vinto..."

    • Federico Albrizio
    Francesco Totti si lancia in una battuta su Lionel Messi: "25 anni alla Roma, con Frau e Pivotto... Quanti Palloni d'Oro avrebbe vinto?".

    L'ex capitano giallorosso è stato ospite di Viva el Futbol, programma su Twitch condotto da Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola e non c'è stata solo la Roma tra i temi di discussione. Il Pupone si è lasciato andare anche a una battuta sulla Pulce e sui tanti riconoscimenti personali vinti dall'argentino in carriera.

    LA BATTUTA SU MESSI - In un momento di ilarità, Totti dice: "Metti Messi per 25 anni alla Roma, vediamo. 25 anni alla Roma, vediamo quanti Palloni d'Oro vinceva. Forse, forse eh, con Frau e Pivotto anche Messi... Forse eh... Vinceva dieci Palloni d'Oro? Mmm. Faceva fatica pure lui. Sai quanti ne vinceva? Zero".

    NON MI PENTO DI NIENTE - Messe da parte le battute, Totti ribadisce il proprio amore per i colori giallorossi: "A me non me serve il Pallone d'Oro, io con la Roma ho vinto tutto. Io non mi pento di niente, ora ridiamo e scherziamo, ma la verità è che io non mi pento di niente".

    TOTTI E IL GENIO - Si parla di Messi e si parla di genio, un altro argomento affrontato in puntata. "Come fa un genio a spiegare le giocate che fa?", chiede Adani.

    La risposta di Totti: "Il genio non spiega, il genio le fa le cose. Il genio non pensa come le persone normali, le persone normali se ci pensano non le fanno. Il genio invece non ci pensa e le fanno. Alcuni giocatori sono diversi, li vedi e dici che hanno un'altra testa. Sono cose istintive che vengono in campo. Quelli sono doni, non ti alleni per fare quelle cose. Sono cose istintive che vengono in campo senza pensarci. Poi hai anche la fortuna che ti riescono. Per me quando mi arrivava la palla dal terzino e la mettevo sopra senza guardare, mi veniva più facile così che darla a uno a cinque metri. Fondamentalmente ragionavo diversamente da un giocatore normale. La fortuna mia è stata che ho giocato con alcuni giocatori che sapevano che avrei messo la palla là. Se io l'avessi messa e loro non ci fossero andati, sarei stato io lo scarso".

    Totti ricorda poi i tempi della sua Roma: "C'era quell'anno di Spalletti con Taddei e Mancini sulle fasce e Perrotta dietro di me, giocavamo ad occhi chiusi. Quando il pallone arrivava a centrocampo tra De Rossi e Pizzarro partivamo tutti. Pure se i difensori lo sapevano non ci arrivavano, non la prendevano mai. Come la finta di Delvecchio al derby". Cassano incalza: "A occhi chiusi giocavi solo con me". Totti replica: "E' vero. Ogni tanto mi metto su YouTube a vedere quegli anni che giocavamo insieme. Che goduria. Vedevi cose che oggi non vedi. Adesso riguardi delle cose e dici come facevi a farle. Lì per lì non ti rendi conto, ma a guardarle dal divano sono cose surreali".

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