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    Tottenham, le pagelle di CM: Romero è una vergogna, Son irriconoscibile. Kulusevski, siamo alle solite

    Tottenham, le pagelle di CM: Romero è una vergogna, Son irriconoscibile. Kulusevski, siamo alle solite

    • Federico Zanon, inviato a Londra
    Tottenham

    Forster 7:
    primo tempo a osservare due tiracci di Messias, nella ripresa è miracoloso subito su Brahim, superandosi poi su Giroud.

    Romero 4: calci, altro che calcio. Come a Milano l’arbitro lo grazia, la manata a Brahim meritava il giallo. Che arriva al 77’, per un fallaccio su Theo. Scorretto, giustizia è fatta

    Lenglet 5,5: senza Dier fa il centrale e non il braccetto di sinistra, i limiti nel costruire sono sotto gli occhi di tutti. Chiassoso e falloso.

    Davies 5: sorpreso e poi graziato da Messias, non garantisce mai la superiorità numerica. Se pressato va costantemente in difficoltà.

    Emerson 5: esterno con licenza di accentrarsi, per lasciare spazio in fascia a Kulusevski, si preoccupa sopratutto di Theo, dimenticandosi di spingere. Spostato a sinistra la musica non cambia, una cantilena (70’ Richarlison 4,5: nervoso, rissoso e mai in partita)

    Hojbjerg 5: spettatore per squalifica all’andata, nel primo tempo la partita la guarda, senza viverla. Nella ripresa impegna Maignan, ma è l’unico squarcio nella notte buia.

    Skipp 5,5: pasticcione, fa il compitino e non sempre bene. Mezzo punto in più per il carattere: non molla mai.

    Perisic 5: due gol e sei assist in carriera al Milan, che fine ha fatto il Terminator dell’Inter? Mai uno spunto, mai un guizzo, zero cross pericolosi. Una prova insipida, fotografia della sua stagione. Codice d’errore sconosciuto. (53’ Pedro Porro 6: più vibrante di Emerson, fa quello che deve fare un esterno di Conte: puntare, con coraggio. Quando il Tottenham si mette a 4 dietro si spegne).

    Kulusevski 5: ha il blocco dello scrittore, una partita da vorrei ma non posso. Prova a mettersi al servizio della squadra, con pessimi risultati. (83’ Sanchez sv: si fa notare per un rigore richiesto)

    Son 4,5: ci mette il solito cuore, ma sembra catapultato su un pianeta alieno. I centinaia di sudcoreani arrivati per vederlo devono accontentarsi di una foto ricordo e di un souvenir acquistato all’immenso negozio dello stadio. Di Son non c’è stata traccia.

    Kane 5,5: 9 di ruolo, 10 di maglia e posizione. Viene incontro, lega, prova a rifinire, nonostante la marcatura asfissiante di Thiaw. Un suo tiro deviato è la migliore occasione degli Spurs in un primo tempo abulico. Nel recupero ha sulla testa la palla dei supplementari, ma Maignan gli regala una notte da incubo.

    All. Conte 5: urla, si sbraccia, ma il suo Tottenham fatica a carburare. Prova a svegliarlo con i cambi, passando a 4, ma la ruota non gira. Sembra quasi che non sia più la sua squadra, che il ciclo sia finito. Preoccupante.

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