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    Tottenham-Conte, si tratta la buonuscita. Pronto il sostituto

    Tottenham-Conte, si tratta la buonuscita. Pronto il sostituto

    Antonio Conte e il Tottenham, la storia è ormai ai titoli di coda. Non è ancora arrivato l'annuncio dell'esonero dopo lo sfogo choc da parte del tecnico leccese durante la conferenza stampa a seguito del pareggio con il Southampton, ma se una parte della stampa britannica sottolinea come il proprietario Daniel Levy attenda un ultimo faccia a faccia di persona prima di prendere la decisione definitiva, il Times rivela che gli Spurs hanno già le idee chiare: sarà addio a stretto giro di posta.

    ULTIMO OSTACOLO - A nulla è valsa la presenza di Paratici come ultimo alleato, la dirigenza londinese ha preso la via dell'esonero e ora rimane solo un ultimo ostacolo da risolvere prima di mettere tutto nero su bianco, l'aspetto economico: la società infatti, si legge, è al lavoro sulla buonuscita da corrispondere a Conte per l'interruzione anticipata del contratto (in scadenza al termine della stagione), ma conta di chiudere il tutto entro la fine della settimana. E sono già chiare anche le idee per quanto riguarda il sostituto di Conte: la prima soluzione del Tottenham, riferisce il Times, è di affidare la panchina degli Spurs all'ex centrocampista Ryan Mason fino al termine della stagione, per poi lavorare su un nuovo tecnico solo per il 2023/24.

    LO SPOGLIATOIO REAGISCE - Intanto arrivano le reazioni dello spogliatoio al duro sfogo di Conte. Il primo giocatore a parlare è Pierre-Emile Hojbjerg, che dal ritiro della Danimarca spiega: "Lo abbiamo visto tutti. E' stata una conferenza stampa molto onesta e molto aperta. Questo perché non è soddisfatto. Non lo fai se raggiungi i quarti di finale di Champions League e sei in semifinale di FA Cup. Sfortunatamente, non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo come squadra e come club. Siamo ancora dove vogliamo e dobbiamo essere in Premier League. Ma sì, è dura devo ammetterlo. Capisco che se vuoi avere successo come squadra, hai bisogno di 11 uomini che siano coinvolti nel progetto e nella filosofia. Ma penso che debba approfondire come si sente prima che tu come giocatore possa iniziare a misurare e pesare le cose. Il coach non è soddisfatto ed è quello che porto con me. Si fa di tutto per renderlo soddisfatto. Quello che so di me stesso è che sono un giocatore onesto. Sono un giocatore che dà il 100% per la squadra.

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