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Conte attacca tutti: 'Qui nessuno vuole vincere. Possono cambiare allenatore, ma questa è la storia del Tottenham'
'SCUSE' - A domanda se l'incertezza sul suo futuro può condizionare i giocatori, Conte si infuria: "Scuse, scuse, scuse. Cercare di proteggerli ogni volta. Bah. Andiamo, siamo professionisti. Il club ci paga un sacco di soldi, i giocatori ricevono i soldi, io ricevo i soldi. Non per trovare scuse".
'ZERO PRESSIONI' - In conferenza stampa, poi, Conte rincara la dose: "Sono abituati qui. A non giocare per qualcosa di importante. Non vogliono giocare sotto pressione, sotto stress. Questa è la storia del Tottenham. Vent'anni di proprietà e non hanno vinto niente. Perché? Finora ho provato a nascondere la situazione. Per cosa possiamo combattere in questo periodo, con questa mentalità, questo impegno? Per cosa? Il 7°-8° posto? La colpa è solo del club o di ogni allenatore che è stato qui. Ho visto gli allenatori che ha avuto il Tottenham in panchina fin qui. Se vogliono continuare così, possono anche cambiare l'allenatore, tanti allenatori, ma la situazione non può cambiare. Credetemi".
FUTURO - Il contratto che lega Conte al Tottenham scade al termine della stagione e la frattura con gli Spurs appare sempre più insanabile. L'addio sembra inevitabile e il tecnico ha manifestato ampiamente la volontà di tornare in Italia per avvicinarsi alla famiglia e le suggestioni non mancano, da un ritorno alla Juventus fino a un'Inter-bis, meno concreti al momento gli accostamenti a Milan e Roma.