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    Torreira: 'La Sampdoria mi ha cambiato la vita, e il Ferraris è lo stadio più bello del mondo'

    Torreira: 'La Sampdoria mi ha cambiato la vita, e il Ferraris è lo stadio più bello del mondo'

    • Lorenzo Montaldo
    Lucas Torreira non è solo l'uomo mercato della Sampdoria. Il regista uruguaiano è anche uno dei calciatori più importanti nello scacchiere tattico di Giampaolo. Probabilmente anzi è quello meno sostituibile all'interno dello spartito doriano. Ecco perchè per sbancare in casa della Juventus domani ci vorrà il miglior Torreira. Oltretutto, per il numero 34 blucerchiato quella di domani sarà la prima partita allo Stadium della carriera. Lo scorso anno infatti mister Giampaolo lo lasciò in panchina.

    Nonostante ciò però Torreira ha già avuto modo di apprezzare l'impianto bianconero: "Sì, lo stadio della Juventus è un bellissimo stadio da fútbol. Però le emozioni del Ferraris, quando vesti la maglia della Samp, restano uniche. Per me è il più bello stadio del mondo. È il più sudamericano degli stadi italiani. È un incendio, a volte mi verrebbe voglia di andare in gradinata a suonare il tamburo, come facevo da ragazzino" ha raccontato il calciatore a Il Secolo XIX. Ora invece Torreira è un uomo, faro della Samp: " Se sono cresciuto, devo ringraziare tutti. Società, allenatore e compagni. Sicuramente sto vivendo un periodo chiave della mia carriera. Non so se gli allenatori avversari si preoccupano di me, sicuramente noto che ogni partita il trequartista o una punta mi vengono a marcare con maggiore attenzione, per chiudermi gli spazi,  impedirmi di ricevere il pallone. Quando aspettavo la convocazione in nazionale stavo con la testa un po' giù. Perché la nazionale per un calciatore rappresenta il tuo paese, cioè tutto. Europa? Adesso non saremo i favoriti, ma siamo i rompiscatole". 

    Inevitabile parlare anche di mercato. Un argomento che Torreira cerca di svicolare: "Il futuro nella mia testa è solo quello a breve termine. L'oggi, al massimo la prossima partita. So che è importante anche quello a lungo termine ma adesso non c'è spazio nella mia vita. Penso alla Sampdoria, a dare il massimo, solamente il citare un'altra società sarebbe una gravissima mancanza di rispetto verso i tifosi. La Sampdoria ha cambiato la mia vita e nessuno mi toglierà mai i brividi e la gioia che provo nel indossare questi colori".

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