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    Toromania: Ventura, un caso folle

    Toromania: Ventura, un caso folle

    Il futuro di Ventura è diventato improvvisamente incerto. Succede anche questo a Torino, laddove di certezze ce ne sono sempre poche e sempre meno. E’ evidente. Corini lascia il Chievo e diventa dopo meno di un minuto il candidato numero uno alla panchina granata: e stavolta la colpa non è di giornali, giornalisti e procuratori. La colpa è di una società che non prende una posizione forte e decisa, urlando a tutti che l’allenatore non è in discussione e nemmeno in forse per la prossima stagione: una società con le idee chiare avrebbe dovuto gridare subito a tutti ‘Ventura è il nostro tecnico anche per la stagione 2013-14 e se vuole andarsene dovrà chiedercelo’. Certo, tutto questo dovrebbe avvenire se il Toro fosse certo di proseguire il proprio rapporto professionale con Ventura riscontrando peraltro la reciprocità di interessi anche da parte dell’allenatore ligure. A quanto pare, però, Ventura non si strapperebbe i capelli se alla fine dovesse lasciare Torino: in fondo gli obiettivi li ha raggiunti, minimi ma li ha raggiunti, e da tempo non sedeva su una panchina per due intere stagioni sportive. Forse la crisi del terzo anno è arrivata, seppure sia qualcosa di sconosciuto nel Toro di Cairo, che ha sempre esonerato i tecnici molto prima del loro terzo campionato. 

    Ventura dovrebbe rimanere, ma se fino a 48 ore fa questa era una certezza, ora il condizionale è d’obbligo. Il Toro senza Ventura diventerebbe una discreta auto senza conducente: peraltro l’unico conducente rivelatosi in grado di guidare questa vettura così piena di insidie e congeniti difetti. Con l’arrivo di un nuovo allenatore ci sarebbe molto, forse troppo, da rifare: difficilmente questa scelta converrà a Cairo e soprattutto a Petrachi. Eppure questa società non parla e non conferma né smentisce nulla e così anche l’ambiente resta spiazzato: la nuova stagione rischia di partire tra mille incognite. Serve che Ventura resti e che qualcuno lo ribadisca a gran voce: altrimenti si abbia il coraggio (ma anche la capacità) di voltare pagina, rischiando, con Corini o chiunque altro sia il possibile successore del ‘ marinaio’ granata.

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