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    Toromania: una pausa di riflessione

    Toromania: una pausa di riflessione

    “Per fortuna che è arrivata la sosta natalizia”: è questa la frase più utilizzata dai tifosi granata all’uscita dello stadio Olimpico, subito dopo la sconfitta del Toro contro l’Udinese. E non può che essere così, perché dopo il derby di mercoledì si stava entrando in un circolo vizioso. Si respirava un clima difficile e irreale ieri pomeriggio, tra fischi e cori di disapprovazione: ma attenzione, questo non è assolutamente un alibi, come ha provato a spiegare il tecnico Ventura nel post-partita. Perché i tifosi, principalmente dalla Maratona, hanno comunque sostenuto la squadra, scatenando la propria rabbia soltanto alla fine dei due tempi. In campo, intanto, i granata sono sembrati ancora una volta scarichi e molli, incapaci di trovare spazi in una difesa non proprio imperforabile come quella dell’Udinese (24 reti subite in 17 partite). E, cosa ancor più preoccupante, Karnezis ha dovuto compiere un solo intervento in 90 minuti, rimanendo praticamente inoperoso quando la sua squadra è rimasta in inferiorità numerica. Proprio per questo, quindi, la sosta non poteva arrivare in un momento migliore (o peggiore, a seconda dei punti di vista): e in queste tre settimane, tutto l’ambiente Toro è chiamato alla riflessione.
     
    A partire, ovviamente, da Ventura e dai suoi giocatori, apparsi totalmente senza idee e bisognosi di ricaricare le pile. I sette punti in tre partite sono stati rovinati dalle brutte prestazioni, con conseguenti sconfitte, contro Juventus e Udinese. La sosta permetterà di recuperare anche Maksimovic, pedina fondamentale non solo per il suo reale valore, ma anche perché darà riposo a Bovo, in evidente difficoltà. Glik tornerà in campo galvanizzato dal rinnovo firmato ieri, Baselli dovrà tornare ai livelli di inizio stagione, Quagliarella deve far pace con i tifosi: tanti i fischi piovuti sull’attaccante, anch’egli lontano parente del giocatore delle prime giornate.
     
    La società avrà il tempo necessario per studiare al meglio le strategie per questo mercato invernale. Il presidente Cairo, già ieri nel post-partita, ha annunciato che qualche movimento, specialmente in attacco e a centrocampo, potrebbe esserci. Con il direttore sportivo Petrachi e con il tecnico Ventura, il presidente granata valuterà ogni situazione e ogni occasione che questo mercato presenterà, con un occhio anche al mercato in uscita: Amauri, infatti, è in procinto di lasciare la Mole. E, inevitabilmente, bisognerà sostituirlo, ma al momento non ci sono trattative in fase avanzata.
     
    Infine, questa sosta arriva al momento giusto anche per i tifosi. Le scorie lasciate dal derby si sono fatte sentire, e i diversi striscioni apparsi in Maratona lo confermano. La gente del Toro è inevitabilmente ancora arrabbiata per l’umiliazione subita in coppa Italia: in settimana, poi, più volte ci sono stati confronti con la squadra, anche accesi, nel centro sportivo della Sisport. Tre settimane utili anche per loro per provare ad archiviare la sfida contro la Juventus e tornare a caricare la squadra già a partire da un match difficile come quello di Napoli, in programma per l’Epifania. L’Europa non è un miraggio, si può raggiungere: ma c’è bisogno dell’apporto di tutti.
     
    Emanuele Pastorella
     

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