Toromania: un 5-1 che fa sognare, ma Cairo non deve commettere l'errore di accontentarsi
Dopo quanto visto ieri sera per i tifosi può essere difficile rimanere con i piedi ben piantati a terra: Falque ha mostrato lampi di classe, Martinez non ha fatto rimpiangere lo sfortunato Ljajic giocando come mai aveva giocato da quando è al Torino e Belotti è stato semplicemente perfetto. Ha sì sbagliato un calcio di rigore, ma dopo una prestazione come quella di ieri sera, arricchita da una tripletta anche l'errore dal dischetto è perdonabile. A proposito del Gallo, con i tre di ieri sera sono ora cinque i gol messi a segno in tre partite al Bologna da quando indossa la maglia granata. Una media che non può che far tornare alla memoria le gesta del più grande centravanti della storia del Toro: Paolo Pulici. Proprio Pupi, infatti, aveva nei rossoblù una delle sue vittime preferite, basti pensare che furono ben sedici i gol messi a segno ai felsinei nei suoi anni in granata.
Se i tifosi possono per un po' sognare e staccare i piedi dal suolo, lo stesso però non devono farlo Cairo e Petrachi: per loro il lavoro non è infatti ancora finito. Pensare ora che la squadra sia completa e abbia bisogno solo di qualche ritocco, magari tra i pali, sarebbe un errore grave, da non commettere. Per puntare alle prime posizioni, quelle che varrebbero la qualificazione all'Europa League, il Torino ha bisogno ancora di qualche innesto, non solo in porta. Mihajlovic lo ha ribadito anche ieri sera, subito dopo il 5-1 al Bologna. Al Torino servono ancora rinforzi un po' in tutti i reparti tranne l'attacco che, sia numericamente che qualitativamente può considerarsi al completo. Se in questi ultimi giorni di mercato Cairo riuscirà a dare seguito all'esaltante vittoria di ieri sera con alcuni colpi di alto livello (vedi Hart, ma non solo) allora tutti potranno sognare.