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Toromania: sicuri che Gabriel sia più forte di Gomis?
Questo è il quesito che sorge spontaneo ora che i dirigenti granata stanno provando ad accelerare la trattativa. Nessuno mette in dubbio le qualità di Gabriel, ma il curriculum che ha alle spalle non è di certo di primissimo livello: ventiquattro anni e appena cinquanta partite giocate tra i professionisti, trentanove delle quali con il Carpi in serie B due stagioni fa, quando la squadra emiliana fu protagonista della splendida cavalcata culminata con la storia promozione in serie A. Prima una manciata di presenze nel Milan e l'anno scorso quattro gettoni con il Napoli tra campionato e Europa League. In carriera ha in pratica giocato tra i professionisti meno della metà delle partite di Gomis che, rispetto al brasiliano, ha anche un anno in meno. Vero, il rinvio sbagliato contro il Renate, quel pallone sfuggitogli dalle mani con il Benfica e le uscite a vuoto contro l'Ingolstadt non sono certo ottimi biglietti da visita per l'ex Primavera che, negli ultimi tre anni a Crotone, Cesena e Avellino, ha però dimostrato di avere buone qualità e di non essere tecnicamente inferiore a Gabriel, per quello che ha mostrato più che altro a Carpi. Perché allora, anziché puntare su una scommessa come lo è il brasiliano, non provare a recuperare Gomis?
Con Gabriel non è affatto certo che il Toro possa fare realmente quel salto di qualità tra i pali che Mihajlovic spera. Un discorso diverso varrebbe se Cairo dovesse riuscire ad acquistare un portiere del calibro di Sirigu, che negli anni ha più volte dimostrato le proprie grandi qualità.