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Toromania: tutti con Mihajlovic, al Toro serviva un allenatore così
La reazione sanguigna del tecnico granata, fiondatosi addirittura in campo dopo il rosso mostrato ad Acquah, è stata certamente eccessiva ma allo stesso tempo rappresenta quello spirito da Toro che non si vedeva da tempo. E i tifosi granata non possono che apprezzare: sui social ma anche nel mondo reale, Mihajlovic sta ricevendo continui attestati di stima ma anche di soliderietà. Non è stato dimenticato infatti che, nonostante i reiterati insulti al quarto uomo in Fiorentina-Juventus, a Massimiliano Allegri non fu inflitta nessuna sanzione: né una squalifica, né una semplice ammenda. I tifosi del Torino non hanno neanche dimenticato il coro partito dalla curva Scirea che ha accompagnato Mihajlovic fuori dal campo, un “sei un zingaro” cantato con intenti offensivi che ha fatto infuriare il tecnico granata forse anche più dell'espulsione di Acquah. “Se ho sentito che mi chiamavano zingaro? Certo che l’ho sentito – ha sbottato uno stizzito Mihajlovic al termine del derby - qui in Italia si parla tanto di razzismo, ma il razzismo non è solo bianco o nero, ma anche dire zingaro è razzismo, anche dire serbo di merda è razzismo. A chi mi ha chiamato zingaro dico che possono venire a dirmelo in faccia, li aspetto”. Per questi cori, così come avvenuto una settimana fa per quelli a Muntari, il Giudice sportivo non ha preso nessun provvedimento ma, se nel caso del centrocampista del Pescara fu perché erano provenienti da un numero esiguo di persone, quelli rivolti a Mihajlovic non sono stati neanche presi in considerazione. Anche in questo caso la solidarietà non è mancata, come dimostra la frase “anche io sono uno zingaro” postata sui social da molti tifosi granata.
Dopo anni in cui una parte della tifoseria non si sentiva rappresentata da squadra e allenatore, serviva un tecnico passionale, combattivo e con la voglia di vincere per ricompattare l'ambiente. Al Torino serviva proprio Sinisa Mihajlovic.