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    Toromania: si è sempre e ancora Belotti-dipendenti

    Toromania: si è sempre e ancora Belotti-dipendenti

    • Andrea Piva
    Sono bastati i primi 90 minuti di campionato per accertare ciò che in realtà già si sapeva: il Torino è ancora Belotti-dipendente. Ma non intendiamo solamente la squadra ma tutto l’ambiente. I tifosi presenti allo stadio hanno dedicato vari cori di incitamento al centravanti che ha risposto come meglio sa fare: con un gol sotto la Maratona. La rete beffa di Piccoli al ’93 ha poi tolto all’attaccante i titoli sui giornali e ai granata un punto che sarebbe stato meritato (e probabilmente anche un po’ stretto). 

    Quello visto in campo nella prima giornata del nuovo campionato è stato un bel Torino che per quasi tutta la partita ha fatto l’Atalanta: ha tenuto il possesso del pallone, ha creato occasioni, attaccato con molti uomini. Gli sono mancati solamente i gol, almeno fino a quando non è entrato Belotti al posto di un Sanabria troppo tenero in area di rigore: alla prima occasione avuta il Gallo si  è creato lo spazio per calciare e ha battuto Musso, dimostrando di essere sempre uno dei migliori finalizzatoti del campionato, un attaccante da doppia cifra sempre e comunque. 

    Il Torino non può fare a meno di Belotti, lo si è visto anche contro l’Atalanta, ma Belotti può fare a meno del Torino? La risposta a questa domanda è rimandata al prossimo anno, quando il suo contratto sarà scaduto e sarà libero di scegliere la sua prossima squadra. Vedendolo anche ieri correre, lottare e segnare con la maglia granata numero 9 addosso un filo di malinconia inizia a farsi sentire all’idea che se ne possa andare. C’è però un anno di tempo per convincerlo a rimanere, devono farlo prima di tutto Cairo e Vagnati rimediando al poco fatto finora sul mercato e costruendo una squadra più competitiva possibile. Poi bisogna sperare in un miracolo di Juric e, come sempre, nei gol di Belotti.

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