Toromania: serve un nuovo simbolo in attacco
Ci vuole pazienza, ma alla fine qualcosa di buono questo Torino lo farà. Finora il mercato, lento dappertutto in Italia, è stato gestito con intelligenza in casa granata. Quello che andava fatto è stato realizzato e ora, con comproprietà e riscatti ormai alle spalle, si passa alla fase di mercato ‘vero’, quello dove non ci sono buste e giochetti strani. Ti piace un giocatore? Paghi e lo prendi. Certo, sembra facile, ma non lo è. E allora bisogna lavorare di fantasia e di idee. Come nel caso di Ogbonna, un’operazione in uscita che può portare grossi benefici anche in entrata. Se ci sarà Immobile, tra le contropartite tecniche bianconere, tanto meglio, altrimenti ci saranno comunque un bel po’ di soldi da utilizzare: difesa, centrocampo e attacco sono tutti reparti da rinforzare, ma è soprattutto là davanti che il Torino dovrà fare l’investimento più importante. La difesa, così com’è – senza Ogbonna – è di fatto la stessa dell’anno scorso e quindi potrebbe necessitare di un solo rinforzo al centro (Bovo?) e di un giocatore per lato sulle fasce: la tipologia di calciatore, in tal senso, dipenderà dal modulo scelto da Ventura. Occorrerà poi intervenire in mediana, dove ad oggi mancano almeno due (forse tre) elementi. In attacco, invece, bisogna rimpiazzare Bianchi, sia sotto l’aspetto tecnico che sotto l’aspetto mediatico e di immagine. Serve un bomber, un giocatore che sappia conquistare l’affetto dei tifosi in breve tempo, serve un nuovo simbolo: qui, in questo ruolo e su questo tipo di giocatore, il Torino dovrà fare il suo investimento più grande, per continuare quanto di buono fatto finora e per non perdere la fiducia della gente, che ha solo paura di andare incontro a nuove delusioni.