Cairo sogna Borriello, ma per il Torino è troppo caro
Il Torino lancia una sfida last-minute al Genoa per Borriello e punta al colpo doppio dalla Roma: oltre all’attaccante, comunque vicinissimo al rossoblu, i granata vorrebbero anche riprendersi Matteo Brighi per il centrocampo. Entrambe le operazioni sono fattibili, ma nascondono delle insidie che potrebbero bloccare tutto.
SOGNO BORRIELLO - Quello che porta a Marco Borriello è più che altro un sogno, perché l’operazione è ad alto coefficiente di difficoltà: il giocatore si può liberare praticamente a costo zero, ma il problema è chiaramente l’ingaggio, nettamente fuori da quello che è il tetto degli ingaggi stabilito da Urbano Cairo per il suo Toro. L’editore alessandrino dovrebbe quindi fare uno strappo alla 'sua' regola, per corrispondere a Borriello almeno un milione e mezzo di stipendio annuo. La restante parte dovrebbe invece pagarla la Roma: e qui viene fuori il problema più grosso. I giallorossi, infatti, hanno già attuato questa politica nella scorsa stagione, passando Borriello proprio al Genoa: la società ligure aveva pagato 1.4 milioni di euro al giocatore, lasciando una cifra simile sulle spalle della Roma. Ecco, oggi questa operazione i capitolini non la vogliono più portare avanti. Questo, naturalmente, complica i piani di tutti, ma è anche vero che una soluzione – pagando il cartellino di Borriello – si può trovare. L’ultimo intoppo che riguarda i granata è però il tempo, perché il Genoa si è già portato avanti e non poco per assicurarsi l’attaccante: il Toro si è inserito all’ultimo per questa opportunità e rischia di rimanere comunque tagliato fuori dall’operazione, se non accelererà nelle prossime ore.
TRATTATIVE PER BRIGHI - Al contempo, con la Roma si discute di Matteo Brighi. Il centrocampista è rientrato alla base dopo il prestito della stagione appena conclusa: il mediano non fa parte dei piani del tecnico e del club giallorosso, pertanto la sua permanenza a Roma è del tutto esclusa. Il suo ritorno a Torino, per contro, è invece probabile: la dirigenza granata ha già avuto vari colloqui con i colleghi romanisti e l’intesa è possibile. Anche in questo caso però, seppure con proporzioni diverse, c’è un problema relativo all’ingaggio, che solo la Roma – e in parte il giocatore – possono risolvere: il Toro infatti non può andare oltre gli 800 mila euro annui di stipendio, pertanto toccherà alla società giallorossa trovare una via d’uscita, pagando una buonuscita a Brighi (che vanta un contratto da 2.3 milioni di euro annui) in caso di rescissione di contratto o corrispondendo al giocatore la parte 'mancante' di ingaggio, rispetto a quanto proposto dal Toro. Brighi è al suo ultimo anno di contratto con la Roma e questo fattore non può che agevolare la buona riuscita dell’operazione.
(CronacaQui Torino)