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Toromania: se si gioca per pareggiare alla fine si perde. Succede sempre così
I cambi di Juric non hanno certo aiutato: fuori Sanabria e Brekalo, dentro Baselli (adattato a fare la punta) e un mediano di rottura come Rincon. Certo in panchina Juric non aveva molte alternative in attacco (Belotti, Zaza e Pjaca sono tutti infortunati) e forse proprio per questo avrebbe dovuto chiedere uno sforzo in più al centravanti e al trequartista anziché toglierli, perché il messaggio che è arrivato, anche in campo, è che nel finale si doveva proteggere il pari. E’ così che dopo il gol di Locatelli, quando si sarebbe dovuto attaccare a testa bassa alla ricerca dell’1-1, il Torino si è ritrovato senza giocatori offensivi in campo.
Per la ventesima volta negli ultimi venticinque derby (quelli da quando Cairo è presidente del Torino) la Juventus ha alla fine portato a casa la vittoria. Non può essere un caso. E meno male che a parole, bianconere, (ieri Nedved, prima Allegri) il derby è un partita che conta solo per il Toro. Contro nessun’altra squadra hanno raccolto così tanti punti dal 2006 a oggi.